rassegna stampa

Dea modello d’oro, Cristante e gli altri. Percassi jr: “Giusto dargli l’opportunità di fare il salto di qualità”

Parla l'ad dei bergamaschi: "Bryan è un ottimo giocatore, per noi si tratta di una perdita importante"

Redazione

Vendi i talenti, incassi e spendi. Poi fai il percorso contrario, sapendo che l’investimento di oggi servirà domani: è il circolo virtuoso, il marchio di fabbrica dell’Atalanta. I Percassi hanno fatto cessioni eccellenti in questi due anni: da Gagliardini all’ultima, Cristante, appena venduto alla Roma, passando per Kessie, Conti e Caldara. Una parte cospicua del tesoretto (oltre 140 milioni) verrà utilizzata in tempi brevi: solo per stadio e centro di allenamento, un totale di 50 milioni, la stessa cifra spesa per il mercato di un anno fa, scrive Guglielmo Longhi su "La Gazzetta dello Sport".

I conti scoppiano di salute e inducono all’ottimismo: il 2017 si è chiuso con un fatturato di 150 milioni e 27 di utile, secondo Luca Percassi, a.d. dei bergamaschi, "a livello di bilancio forse la stagione migliore nella storia dell’Atalanta. La nostra politica è sempre quella: far crescere i giovani, valorizzarli e venderli al momento giusto". L’ultimo caso è Bryan Cristante, ceduto alla Roma per 30 milioni. Arrivato all’Atalanta grazie a un’intuizione di Sartori, rilanciato da Gasperini. "È un ottimo giocatore, per noi si tratta di una perdita importante, ma era giusto dargli l’opportunità di fare un ulteriore salto di qualità". La storia si ripete: Cristante sale sul trampolino e prende il volo. Com’era successo con Conti, Caldara, Gagliardini, Kessie. E come accadrà ancora.