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Spalletti: «Battiamo sciacalli e nemici»

Il tecnico giallorosso parla alla vigilia del match contro il Crotone: "Se noi perdiamo punti contro i rossoblù, vuol dire che hanno vinto la Juventus e il Napoli. I nostri avversari hanno tutti gli stessi colori, azzurri e bianconeri"

Redazione

Un fiume in piena. Come sempre. Spalletti riempie la vigilia di Crotone-Roma con il solito fiume di parole dure e mirate. Alle 12.30 oggi i giallorossi non possono sbagliare, servono 3 punti a tutti i costi per tornare sopra il Napoli e non perdere di vista la Juventus, ma il giorno prima si parla d’altro. A cominciare da Nainggolan e del suo video super cliccato in cui racconta a dei tifosi, che lo registrano di nascosto, di «odiare la Juventus». «Radja è un bravissimo ragazzo – lo difende Spalletti – disponibile con tutti e leale. È questa la sua immagine e non due “bischerate” dette fuori da un locale a gente che fa finta di essere della Roma. Si sono rivelati due sciacalli e possono anche aver manipolato il video. Si vuol far apparire una faccia del ragazzo che non è quella reale. Quando è entrato nello spogliatoio si sono messi tutti a ridere però poi è uscito il senso di protezione che io mi aspettavo dalla squadra:quella gente vuole vedere le nostre sconfitte». Nainggolan gioca talmente bene che al tecnico interessa poco quello che combina fuori. «Fa una vita migliore di tutti perché va più forte. Uno può trovare l’equilibrio facendo poco di ogni cosa, lui invece mangia molto, corre tanto, dà molti baci: il suo equilibrio è andare sempre al massimo. E dal risalto che si è dato a certe cose, si è visto molto bene che abbiamo dei nemici». Oggi i rivali più pericolosi avranno le sembianze del Crotone di Nicola, che ha promesso di «parcheggiare un pullman davanti alla nostra area di rigore» per fermare Dzeko & Co..

Secondo Spalletti sarà «una partita difficile, contro di loro non ha avuto vita dura soltanto la Juventus, vedi il Milan che ha segnato alla fine. Se noi perdiamo punti contro il Crotone, vuol dire che hanno vinto la Juventus e il Napoli. I nostri avversari hanno tutti gli stessi colori, azzurri e bianconeri, perché loro sono quelli che ci stanno davanti». Un modo astuto per caricare la squadra in vista di un impegno sulla carta più abbordabile dei prossimi, in un ciclo che s’annuncia terribile: dopo il Crotone c’è l’andata col Villarreal, quindi Torino, il ritorno con gli spagnoli, Inter, Lazio in Coppa Italia e Napoli. Il tecnico adesso si sente tutelato dalle forze a disposizione. «La squadra – spiega ancora il toscano – è in condizione, stiamo ritrovando giocatori che ci permetto dei cambi. Così riusciremo a mantenere lo stesso livello di rendimento pur dovendo far riposare qualcuno». Sul futuro non si sbilancia neppure dopo la «chiamata alla firma» di De Rossi. «Devo ribaltare il suo concetto: io non mi devo far scappare la Roma e non viceversa. Per far questo bisogna iniziare a mandare segnali forti e vincere qualcosa. A Trigoria ci vengo volentieri e ci passo tanto tempo. Però ad esempio noi dobbiamo ancora trovare un altro come Totti e per adesso non c’è». Messaggi in codice spallettiano, tutti da interpretare.

(A. Austini)