rassegna stampa

Roma, la porta non cambia

Domani in Spagna toccherà nuovamente ad Alisson difendere i pali nella gara di Europa League con il Villarreal

Redazione

In ogni grande squadra c’è sempre bisogno di concorrenza. Un concetto basilare e applicabile per quasi per tutti i reparti, portiere incluso. Almeno per Luciano Spalletti. Convinto sin dal primo giorno di ritiro che la rivalità imponente tra Szczesny ed Alisson non avrebbe intaccato l’armonia dello spogliatoio romanista.

Superando i rischi iniziali di una convivenza forzata tra numeri 1, la strategia del tecnico toscano ha finora raccolto soltanto risposte positive, limitando con il passare del tempo la smania del portiere brasiliano, pronto a giocarsi le proprie carte lontano dal campionato in vista di acquisire i gradi di titolare nella prossima stagione.

La linea infatti non cambierà: gli sforzi estivi avanzati da Spalletti per spingere la società verso il rinnovo del prestito di Szczesny, non intaccheranno però le gerarchie almeno nel prossimo mese, periodo in cui la Roma indirizzerà probabilmente buona parte degli obiettivi segnati sul percorso.

Domani in Spagna toccherà nuovamente ad Alisson difendere i pali nella gara di Europa League con il Villarreal, avversario sicuramente diverso rispetto alla qualità delle formazioni incontrate nel girone eliminatorio. Un’occasione che il numero della nazionale verde oro aspettava da tempo e che l’allenatore toscano non è intenzionato a negargli nonostante l’indubbia preferenza verso l’affidabilità mostrata finora dal polacco.

La decisione di dividere i portieri per competizioni lascerà quindi campo aperto ad Alisson anche nel doppio derby di Coppa Italia programma tra marzo ed aprile: il miglior modo per non far perdere al ragazzo l’abitudine al calcio giocato, soprattutto se la Roma dovesse passare il turno in Europa. Una scelta ampiamente condivisa dalla società, costretta a registrare l’intenzione ferrea dell’Arsenal di riportare Szczesny in Inghilterra e allo stesso tempo convinta di essersi garantita il futuro nel ruolo con un dei profili migliori nel palcoscenico internazionale.

D’altronde il brasiliano, dopo qualche malumore iniziale, ha accettato l’idea di vivere il primo anno in giallorosso come un trampolino di conoscenza ed esperienza in vista della prossima stagione: motivo che lo ha spinto ad accelerare la comprensione della lingua (adesso parla perfettamente italiano) e a stringere un rapporto di grande amicizia con Szczesny (grazie anche al nuovo preparatore Savorani), confessando più volte agli amici di essersi trovato davanti uno tra i migliori portieri al mondo. A prescindere, la Roma è convinta di essere in buone mani. Inizia il tour de force e, per conseguenza, il turnover.

Rispetto a Crotone Spalletti cambierà poche pedine, Alisson e De Rossi entrano al posto di Szczesny e Paredes, ma per il resto non dovrebbero esserci sorprese a Villarreal. Perché il sistema funziona e il sacrificato Perotti dovrà aspettare il momento buono per tornare nell’undici iniziale senza stravolgerlo. Nella trasferta spagnola serve prudenza, difficile che la Roma si sbilanci e riproponga il tridente, perciò spazio a Salah e Dzeko dal 1′ e un’altra panchina per l’argentino, utile però nelle turnazioni della squadra: col Torino domenica all’Olimpico potrebbe avere la sua maglia. Sull’aereo in partenza oggi alle 10.30 da Fiumicino ci sarà anche Totti, guarito dall’influenza. I convocati sono 21, per cui in 3 finiranno in tribuna domani: Lobont, Gerson e probabilmente uno dei difensori, Vermaelen il più papabile, Jesus e Rui le alternative.

(A.Serafini)