rassegna stampa

Quel rigore passato sotto traccia

LaPresse

Quando altri subiscono il gioco ma non perdono, si parla di cinismo, tenuta tattica e difesa di ferro. Quando è la Roma a subire, si parla di fortuna

Redazione

Due punti persi ovvero un punto guadagnato? Posto che la Roma dovrebbe vincere sempre perché è la squadra più forte del mondo, con un pizzico di onestà intellettuale possiamo tranquillamente dire che, prima della partita, una bella firma sul pareggio a Napoli ce l’avremmo messa in tanti. Poi, in vantaggio al novantesimo, la bocca ce l'avevamo fatta tutti - riporta "Il Tempo" - anche sulla scia della tradizione che ci voleva vincenti al San Paolo nonostante pipite, scugnizzi e sarrismi vari. Invece, la svirgolata di Callejon, che nove volte su dieci finisce in curva, complice anche la recente liquefazione del sangue di San Gennaro, finisce sui piedi dell’accorrente Mertens... e vabbè, è andata cosi. Alla vigilia, il Napoli avrebbe dovuto vincere rovinosamente sulla Roma... e invece no, manco quest’anno… La cosa bellissima, però, è che quando, analogamente alla Roma ieri, altri subiscono il gioco ma non perdono, si parla di cinismo, tenuta tattica e difesa di ferro. Quando è la Roma a subire, si parla di fortuna, del caso e così via. Ed è così che il molto probabile rigore per fallo su Dzeko passa magicamente sotto traccia. Dopo un quarto di stagione, ancora non è chiaro che tipo di squadra sia e che ambizioni reali possa avere la Roma: troppo brutta per essere vera contro la Spal, inspiegabilmente bella ed autoritaria soprattutto in Champions. Ma la Roma è questa e va sostenuta fino alla fine. Chi sognava un avvicendamento in panchina (per larghi tratti a ragion veduta) può mettersi l’anima in pace perché anche il "sogno" (di alcuni) Conte sembra ormai essere svanito. Quello che mi preoccupa è che già si scorgono all’orizzonte le prime avvisaglie di polemica da parte dei conoscitori di mercato e di calcio (ve li ricordate i capiscers?): giù polemiche quando la società osò comprare l’Iturbe turco, ed ora che qualcuno sembrerebbe disposto a spendere 80 milioni per prenderlo già a gennaio, ecco che Under diventa imprescindibile. Già me li immagino alcuni scriba intenti ad affilare matite, profili twitter e microfoni radiofonici...Per carità va bene tutto, ma evitiamoci altri mesi di critiche, insulti ed inutili pressioni. Mancano 84 punti, una Coppa Italia da vincere ed una Champions da giocare con lo spirito di chi non ha nulla da perdere. Forza Roma.