rassegna stampa

VinCengiz Under, la Roma decolla

Di Francesco lo paragona a Montella, la squadra con lui ha ritrovato gol e vittorie i tifosi lo coccolano: c’è il piccolo turco alla base del ritorno nella zona Champions

Redazione

"Under, nella preparazione del tiro, mi ricorda Montella". A Di Francesco non piacciono i paragoni. Anche se l'accostamento di Eusebio non sembra casuale: chiamando in causa il suo amico Vincenzo, cioè l'Aeroplanino, ha indirettamente esaltato Gengo che ha permesso alla Roma di riprendere il volo, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero.

I media turchi hanno celebrato il gesto del saluto miliare di Under dopo il gol e non la sua doppietta (e l'assist per Dzeko). Osman Askin Bak, ministro dello sport e della gioventù turco, si esposto su Twitter. Postando l'immagine del milite di Sndrg all'Olimpico: lo sguardo fisso alla telecamera, l'espressione seria di chi guarda alla Patria e non alla classifica. Non fa niente che l'attaccante sull'attenti abbia la maglia della Roma. Il ministro si è limitato all'applauso per ringraziare il giovane che, in diretta tv, si è ricordato dei connazionali in divisa. A cominciare da quelli caduti in Siria dall'inizio del 2018: sono almeno 31.

Divisi, come sempre, i followers: elogi dalla Turchia, critiche (a Erdogan più che al giocatore) da Roma. Gengo, come lo chiama Di Francesco (Cengiz è nome ingombrante: Oceano, il significato dal turco antico, e Imbattibile oggi), ha aspettato mezzogiorno per postare pure lui la foto di domenica sera, accompagnandola con quel Daje Roma che ci sta sempre bene. Ha, però, aggiunto le mani giunte, simbolo della preghiera. E tre bandiere della Turchia. Dove, dopo il 1° gol in A dell'attaccante lo scorso 4 febbraio a Verona, lo hanno incoronato Imperatore. Il ministro Osman Askin Bak, invece, lo elogiò pubblicamente: "Congratulazioni, fratello. Ci siamo stropicciati gli occhi, ora aspettiamo il resto". Il ventenne non lo ha deluso e, contro il Benevento (4° match di fila da titolare), ha preso meglio la mira e ha colpito due volte.

"Vivo un momento magico" ha confidato agli amici. Under, pure se comincia a parlare meglio l'italiano, si fa seguire ancora dall'interprete. Gli è servito per capire le indicazioni di Di Francesco che lo apprezza per la disciplina e la concentrazione nel lavoro quotidiano. Ma ora il problema non è la lingua. Che passa in secondo piano come la passione di Gengo per una cacio e pepe o per la playstation. O come il peso dell'eredità di Salah già a 29 gol in 35 gare con il Liverpool.