rassegna stampa

Tor di Valle, dopo lo scandalo di Parnasi la giunta si affida al Politecnico di Torino

Il Campidoglio chiede agli esperti un nuovo studio sui flussi di traffico

Redazione

Le intercettazioni dell'inchiesta su Tor di Valle lasciano poco margine di interpretazione. Lo stadio? "Sarà uno schifo", diceva al telefono il tecnico di Palazzo Chigi responsabile del progetto, poche settimane prima che la conferenza dei servizi desse il via libera al progetto, col parere positivo del governo. "Senza il ponte sarà il caos, ma tienilo per te", ammettevano in confidenza gli uomini di Luca Parnasi. Considerazioni rigorosamente top-secret, per i privati che sognavano il grande affare dell'"Ecomostro", e che ovviamente non venivano annotate nei documenti ufficiali spediti di volta in volta in Campidoglio e ai tecnici della Regione Lazio. Ora che lo scandalo è deflagrato con la maxi-retata di metà giugno, il Campidoglio ha deciso di vederci chiaro. Come riporta De Cicco de 'Il Messaggero', prima la sindaca Raggi ha fatto partire  un'ispezione interna affidata ai tecnici, e ora  è pronta ad assegnare al Politecnico di Torino un nuovo studio sui flussi di traffico che, a leggere le carte dell'inchiesta, sembrerebbero falsati.

"Questo tienilo per te", raccomandava il braccio destro di Parnasi, Luca Caporilli, intercettato, a chi gli faceva notare che "levando il ponte sul Tevere si crea il caos sulla via del Mare". E lo stesso sarebbe accaduto "sulla Roma Fiumicino, ingresso Roma ovviamente... perché prima parte di questo si caricava sulla via Ostiense-via del Mare, adesso non c'è più la connessione sul Tevere", ragionavano gli uomini del costruttore indagato. Del resto anche i tecnici della Mobilità, durante la conferenza, avevano manifestato diversi dubbi sulla tenuta della viabilità in questo pezzo di Roma Sud. Ora toccherà agli esperti del Politecnico di Torino mettere a confronto le ammissioni al telefono dei privati, dove si parla del rischio "caos", e le carte consegnate in pubblico dove di quei pericoli non veniva dato conto. Una terza valutazione , voluta dalla Raggi e dai diversi consiglieri grillini, che ormai sul progetto Tor di Valle ci vanno coi piedi di piombo.