rassegna stampa

Stangata su Strootman

Due turni di stop per l'olandese per «condotta gravemente antisportiva». La Roma farà ricorso, per cercare di avere a disposizione il centrocampista almeno per la trasferta di Torino

Redazione

Il derby non finisce più. Ieri il giudice sportivo, Gerardo Mastrandrea, ha squalificato per due giornate Kevin Strootman che, al netto del ricorso già annunciato dalla Roma, dovrà saltare le sfide contro il Milan e la Juventus. L'olandese viene sanzionato con due turni di squalifica per «condotta gravemente antisportiva», legata alla simulazione a seguito della trattenuta di Cataldi (espulso e punito con una giornata di stop), analizzata con la prova tv secondo l'articolo 35, comma 1.3 del codice di giustizia sportiva. Per quanto riguarda invece Lulic, l'orientamento della Procura Federale è di non considerare l'affermazione incriminata come razzista. In quel caso, scrive Carina su Il Messaggero, il calciatore della Lazio avrebbe rischiato fino a 10 giornate di squalifica. Inevitabile il deferimento, con relativo processo sportivo dove però a Lulic dovrebbe essere contestato soltanto l'articolo 1 (violazione dei principi di lealtà sportiva). Tradotto: il rischio sono 2-3 turni di squalifica.

La decisione del giudice sportivo ha sorpreso non poco la Roma e il calciatore («Non me l'aspettavo»), visto che il centrocampista giallorosso era già stato ammonito in campo dall'arbitro Banti. Ma quella sanzione, secondo Mastrandrea, era da ricondursi all'atteggiamento provocatorio tenuto dall'olandese nei confronti di Cataldi (il lancio d'acqua) che aveva poi provocato la reazione del giocatore della Lazio. Le due giornate sono comminate invece grazie alla prova televisiva che viene utilizzata non per la prima infrazione ma per la simulazione che ne consegue. Per il giudice sportivo, senza la causa (la simulazione), non ci sarebbe stato l'effetto (l'espulsione di Cataldi): «Tenuto conto che la fattispecie appare caratterizzata da un rapporto di causa-effetto tra trattenuta della maglia da parte diCataldi e la caduta in terra di Strootman come risulta chiaramente dal rapporto del direttore di gara (...) costituisce condotta gravemente antisportiva, ai fini dell'applicazione della prova televisiva, l'evidente simulazione che determina la espulsione diretta del calciatore avversario».

Duro il presidente James Pallotta: «Squalifica assurda». Furente il dg Baldissoni a Roma Radio: «È unprovvedimento inatteso e inconcepibile, guarda caso quando stiamo per affrontare la prima e la seconda inclassifica. Strootman cade perché si sente tirato da dietro e ha paura che gli possa arrivare un colpo». Dichiarazioni che hanno provocato la reazione di Marchisio: «Le parole di Baldissoni? Sentite tante volte. Ci sono leimmagini e i giudici che decidono». Secondo il club, esistono i margini per ribaltare la decisione del giudice sportivo, poiché nel comunicato di Mastrandrea c'è un'evidente contraddizione. Nelle motivazioni si evince come Strootman sia punito per condotta gravemente antisportiva visto che la sua simulazione ha poi provocato l'espulsione di Cataldi. Poi, però, testualmente il laziale viene squalificato «per comportamento scorretto avendo strattonato la maglia delgiocatore avversario». Quindi o Strootman ha simulato, e questo ha poi indotto l'arbitro a cadere nell'errore ed espellere Cataldi, oppure la simulazione non c'è. La partita è aperta: non è escluso che venga richiesta un'integrazione di referto al direttore di gara anche sulla dinamicità dell'evento. Se Banti dovesse specificare che sia la strattonata che la simulazione sono da inquadrare in un gesto unico, il ricorso si farebbe in salita. Se invece fossero due gesti distinti, ci sarebbero più margini per ribaltare il provvedimento.