rassegna stampa

Stadio, linea dura M5S: sospesa la consigliera contraria a Tor di Valle

Fuori dal Movimento Cristina Grancio, che non ha votato "sì" in Commissione. Il Pd: Grillo mette il bavaglio ai suoi

Redazione

Le prime crepe nel gruppo M5S in Campidoglio escono fuori durante la prima votazione sul progetto bis del nuovo stadio. E Cristina Grancio, la consigliera grillina che si rifiuta di votare la "pubblica utilità" di Tor di Valle, viene sospesa dal Movimento nel giro di poche ore, mentre il Pd attacca: "Grillo fa il censore e mette il bavaglio ai suoi", come scrive Lorenzo De Cicco su Il Messaggero.

"Non me la sento di dare un voto al progetto qui e ora. Chiedo che si chiami il curatore fallimentare per capire come è la situazione di questa Eurnova (il costruttore, ndr), per capire se è all'altezza o meno. Oggi non c'è nemmeno uno studio di fattibilità" dice la Grancio, secondo la quale "ci sono profili di illegittimità che vanno chiariti".

Parole dure, a cui il capogruppo M5S Paolo Ferrara aveva replicato già in mattinata con toni altrettanto severi: «Grancio non sa quello che dice. Ma in Aula saremo uniti».

In realtà come la vicepresidente dell'Urbanistica la pensano altri 3-4 consiglieri grillini (almeno).  E la Grancio è stata allontanata dal M5S, anche se viene difesa dalla base sul suo profilo Facebook.

Il progetto arranca anche nel municipio IX, che deve esprimere un parere prima che il provvedimento vada in Consiglio comunale.  Il rischio è che anche la discussione in Aula Giulio Cesare, prevista dal 12 giugno, possa slittare.