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rassegna stampa

Stadio, Grillo a Roma per convincere Raggi. Ma M5S si spacca

Nonostante la Soprintendenza abbia avviato una procedura per vincolare l’ippodromo di Lafuente ed evitarne la demolizione, Grillo pensa che i giochi non siano ancora chiusi e vuole parlarne con Virginia Raggi

Redazione

Beppe Grillo sbarca a Roma per incontrare la sindaca Virginia Raggi e provare l’ultimo sorprendente tentativo di convincerla a sostenere il progetto di stadio e grattacieli a Tor di Valle. Non incontrerà tutti i consiglieri comunali, ma svolgerà una riunione blindata con la Raggi e i suoi due “tutor”, i parlamentari Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede. Oltre a loro, avranno accesso al vertice solo il capogruppo M5S Paolo Ferrara e la presidente della commissione urbanistica Donatella Iorio, vale a dire due dei tre componenti del triumvirato che è stato formato per seguire la pratica stadio, dopo le dimissioni dell’assessore all’Urbanistica, Paolo Berdini. Mancherà invece Marcello De Vito, il presidente del Consiglio comunale vicinissimo alla deputata Roberta Lombardi, l’unica ad avere il coraggio di scrivere che bisogna bloccare la speculazione di Tor di Valle.

Nonostante la Soprintendenza abbia avviato una procedura per vincolare l’ippodromo di Lafuente ed evitarne la demolizione, Grillo pensa che i giochi non siano ancora chiusi e vuole parlarne con Virginia Raggi. Anche la Roma continua il suo pressing per un’operazione che potrebbe fruttare a Pallotta e agli altri proponenti fino a 800 milioni di euro, secondo alcune stime. Dopo avere annunciato un ricorso contro il vincolo della Soprintendenza, ieri il diggì giallorosso Mauro Baldissoni ha ribadito che «sul progetto andiamo avanti», mettendo in conto possibili «passi giudiziari».

Ormai il plotone dei consiglieri grillini contrari alla trattativa è molto folto, una quindicina sui 29 eletti del M5S in Aula Giulio Cesare. Un contingente che, dopo il pronunciamento della Soprintendenza, spinge per portare in giunta una memoria che faccia da apripista alla revoca dell’interesse pubblico del progetto Tor di Valle. Molto dipenderà dal vetrice di oggi con Grillo e la Raggi. Se il leader riuscirà a convincere la sindaca ad andare avanti e a trovare un accordo con Pallotta e Parnasi, allora la situazione in Campidoglio diventerà molto delicata e, in caso di votazione della variante urbanistica, un terzo dei consiglieri M5S potrebbe ribellarsi.

(L. De Cicco/ M. Evangelisti)