rassegna stampa

Stadio, cambia il piano per le curve

Le barriere rimarranno al loro posto, ma qualcosa cambierà: agenti di polizia e carabinieri non si occuperanno più dei controlli dopo i tornelli d’ingresso. Dentro l’Olimpico agiranno soltanto gli steward delle società

Redazione

Le barriere dovrebbero restare al loro posto anche per la prossima stagione calcistica. Ma la seconda versione del Piano sicurezza per l’Olimpico dovrebbe prevedere misure molto più “friendly” per i tifosi di Roma e Lazio. Anche se resta la linea dura contro i violenti: rimangono vietati quindi gli slogan oltraggiosi, così come gli scavalcamenti tra settori, e le scale dovranno restare sempre libere durante i match, scrive Lorenzo De Cicco su "Il Messaggero".

Ma dal Comitato per l’ordine e la sicurezza dovrebbero arrivare importanti novità per quanto riguarda i controlli all’ingresso delle partite, la presenza delle forze dell’ordine all’interno dell’impianto sportivo (ridotta all’osso), il ruolo degli steward, e anche per il monitoraggio sugli striscioni, che non spetterà più direttamente alla Questura ma verrà “mediato” da un dirigente delle società sportive.

Cosa cambierà in concreto? Agenti di polizia e carabinieri non si occuperanno più dei controlli dopo i tornelli d’ingresso. Dentro l’Olimpico agiranno soltanto gli steward delle società. Le forze dell’ordine, a ridosso dell’impianto sportivo, si limiteranno a compiti di vigilanza mentre all’esterno, nell’area di pre-filtraggio, eseguiranno i controlli anti-terrorismo.

I tifosi che vorranno portare striscioni sulle gradinate poi non si rivolgeranno più alla Questura, ma contatteranno il “Supporter liaison officer”, un incaricato delle società (per la Roma sarà l’ex difensore Sebino Nela) che farà da tramite con le forze dell’ordine.