rassegna stampa

Spuntano i rapporti con la Lega. E Salvini lo difende: è perbene

Nel mirino una onlus e un pagamento di 250mila euro. Il costruttore ama vantarsi dei rapporti con i leghisti, ma stima Lanzalone, che lo ha assistito nella partita stadio della Roma

Redazione

Due anni fa Parnasi cercò di avvicinare anche la Lega, tramite una onlus di area verde. "Non è gente legata a Salvini, sono promotori, professionisti di Milano" diceva l'imprenditore all'amico Bisignani. Ora il leader leghista lo difende: "Lo conosco, ed è una persona perbene ma non si conoscono mai le persone fino in fondo. Adesso è nelle patrie galere, spero possa dimostrare la sua innocenza". I Carabinieri del nucleo investigativo che hanno lavorato all'indagine hanno spiegato un pagamento di 250mila euro da parte di Parnasi alla onlus, risalente a "quando si era presentato Parisi a Milano", anche se "Parnasi dice comunque di avvisare subito gli amici di Milano". Il fedelissimo (e cugino) Mangosi si impegna ad andare a parlare con Manzoni, commercialista che ha più volte ricevuto incarichi dalla Regione Lombardia e revisore contabile parlamentare leghista, scrive Menafra su 'Il Messaggero'. L'associazione culturale avrebbe girato i soldi che ha ricevuto nel tempo a Radio Padania, ma secondo alcune indiscrezioni smentite dallo stesso Salvini, sarebbero arrivati anche in Lussemburgo.

Come spiegano le carte, Parnasi ha cercato di creare una giustificazione contabile retrodatata. Un escamotage di difficile attuazione, tanto che l'imprenditore "si chiede se sia il caso di chiamare Centemero Giulio (il tesoriere della Lega ndr)", "il braccio destro" scrivono negli atti, il procuratore aggiunto Paolo Ielo e la pm Barbara Zuin, poi riferisce di parlare con Manzoni "dal telefono fisso". A consigliare Parnasi nella vicenda è Luigi Bisignani, che racconta "è un'associazione che ha valorizzato non solo la Lega, ma anche Parisi, tutto il centrodestra, a Milano è stato un veicolo con cui mi sono accreditato in maniera importante, ho organizzato cene, ho portato imprenditore, ho fatto quello che, tu mi insegni, un ragazzo di 38 anni doveva fare per crescere a Milano, sono cose che ho fatto con Meloni, con altri".  Ama vantarsi dei rapporti con la Lega, in effetti, il costruttore. A Luca Lanzalone, che lo aiuta nella partita stadio dice soddisfatto che lo stima come persona, e il fatto che sia vicino ai 5 Stelle gliene frega solo fino a un certo punto: "Come con Giancarlo (Giorgetti ndr) con cui hanno in comune serietà e sobrietà". Anche i suoi collaboratori sono tutto sommato soddisfatti degli articoli che escono in cui si parla della sua relazione con la Lega. È sempre Giulio, il cugino a spiegare ad un collega: "Paradossalmente è chiaro che ci sta qualcuno del Pd che si è incazzato anche se pure loro sono stati accontentati... hanno fatto ridere, anche qualcosa di più quindi che ti devo dire".