rassegna stampa

Spalletti: “E’ stata vera Roma”

Il tecnico non ritiene ancora pronto Gerson: "Come trequartista può avere delle difficoltà in Italia"

Redazione

«Abbiamo disputato una gara di livello, perché abbiamo avuto continuità, mostrato attenzione e proposte interessanti. La squadra ha fatto bene, è rimasta corta e aggressiva riconquistando palla. Per cui stavolta non possiamo dire niente». I quattro gol ai modestissimi rumeni allentano per qualche ora la pressione per la squadra e per Spalletti: «Bisogna continuare sulla strada intrapresa, è chiaro che bisogna fare meglio. Dobbiamo essere più precisi, alzare la velocità del gioco, essere più organizzati nella preparazione e nel momento che si perde palla. Noi abbiamo la nostra forza, conosciamo la nostra squadra. Magari abbiamo perso un po' la caratteristica di andare dietro la linea difensiva, va ritrovata. Secondo me non c'è da stravolgere nulla. Bisogna lavorare sulla sostanza, su quello che conosciamo e che la squadra sa fare bene».

Come riportato nell'edizione odierna de "Il Messaggero", sono state interessanti le parole su Iturbe e Gerson. Quelle riservate all'argentino sembrano quasi paterne: «Ha bisogno di avere fiducia e sostegno. Lui è sanissimo ed è un bravissimo ragazzo, forse troppo. Però se avesse fatto gol sulla palla di Totti avrebbe fatto un'ottima ripresa. In quel caso è sembrato ricadere nel timore di fare alcune scelte, perché quando le prende ha una forza e una potenza che incutono timore». Quelle che invece regala al brasiliano sono la conferma che il tecnico non lo ritiene ancora pronto:«Come trequartista può avere delle difficoltà in Italia. Vuole la palla sui piedi, non è uno alla Nainggolan o alla Perrotta che la passa e poi s'inserisce andando in profondità. E' molto tecnico e rapido d'idee ma non di gambe e con questo ruolo da trequartista si troverebbe in difficoltà. Secondo me è una mezzala tutto campo ma fatica in fase difensiva. Mi sembrava che qualche tempo fa avesse più fiducia e stesse facendo meglio di ora. Adesso non ho tante possibilità di dargli spazio, deve essere bravo lui a ritagliarselo».

(S. Carina)