rassegna stampa

Sopravvalutare e sottovalutare, se nel confine c’è la vittoria

Più fattori hanno portato la Roma al tracollo: dalla sottovalutazione dell'avversario alla sopravvalutazione della rosa giallorossa.

Redazione

La Roma perde, 0-3. Eppure a pesare e ad aver fatto la differenza non sono solo valori tecnici e tattici. L'approccio e i presupposti con i quali si è affrontata la sfida valevole per l'accesso ai gironi di Champions sono stati sbagliati. Infatti secondo quando riportato dall'edizione odierna de "Il Messaggero", la squadra giallorossa avrebbe commesso degli errori di sottovalutazione e di sopravvalutazione. In primis la Roma avrebbe snobbato l'impegno non preparandosi fisicamente, e nel suo organico, al meglio; sottovalutazione anche dell'avversario che è sì giovane, ma abituato alla competizione europea; infine i giallorossi sarebbero stati responsabilizzati eccessivamente per il peso economico della sfida: i nervi non ne hanno giovato. D'altro canto la sopravvalutazione dell'ambiente Roma ha colpito: l'organico e il mercato che sembrerebbe aver costituito una squadra non all'altezza, piena di giocatori duttili ma povera di giocatori di ruolo e di carattere; inoltre un altro errore di sopravvalutazione, secondo la stessa testata giornalistica, è stato commesso ritenendo all'altezza del Porto la propria dimensione internazionale quando invece, la Roma dal 2011 è riuscita a vincere poco in Europa; infine è stato sopravvalutato l'operato dell'intera squadra e lo si evince dalla ricerca sfrenata d'un nemico al di fuori dello spogliatoio.

(M. Caputi)