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rassegna stampa

Roma, un abbraccio per il futuro

Spalletti e Pallotta si sono incontrati a cena intorno al tavolo di un ristorante: nel menù il nuovo contratto

Redazione

Ieri sera, al ristorante San Marco in via Sardegna, vicino all'hotel De Russie, Pallotta ha incontrato Spalletti. Accompagnato dal dg Baldissoni e da Alex Zecca il presidente ha raggiunto il locale dove ad attenderlo c'era il tecnico, arrivato pochi minuti prima con il taxi, il ds Massara, l'ad Gandini e a sorpresa Franco Baldini, come scrivono Stefano Carina e Gianluca Lengua su Il Messaggero.

Un incontro chiarificatore, divenuto necessario dopo il botta e risposta televisivo andato in scena domenica sera. Il presidente aveva infatti scaricato sull'allenatore il peso del rinnovo ("Dipende soltanto da Luciano") ma il tecnico si era immediatamente smarcato: "Facciamo le cose regolari, dipende da tutti, non solo da me".

Pallotta, che prima di uscire dal ristorante ha abbracciato Spalletti, all'uscita del ristorante si è limitato ad un laconico "sono fiducioso". La partita si gioca su piani più alti, a partire da quello della competitività. Che passa per il mercato ma anche dalla conferma dei calciatori attualmente in rosa. Spalletti si è speso più volte in quest'ottica.

Sui rinnovi dei giocatori, a domanda diretta, Pallotta non più tardi di 72 ore fa ha glissato: "Non è il momento di pensarci". Impossibile credere che possa aver risposto così anche ieri sera. Probabile però che il presidente abbia ribadito come in alcuni casi c'è bisogno ancora di pazientare. Non per Strootman, De Rossi e presumibilmente Nainggolan. Ma Manolas, inutile nasconderlo, è appeso a un filo. Molto, ma molto sottile. Lucio ne è consapevole e a priori non è contro eventuali cessioni. Ma ogni pedina va sostituita. Tutto ruota attorno all'accesso diretto alla Champions e quindi agli introiti della massima competizione continentale per club. Essere usciti la scorsa estate dai playoff col Porto ha significato una perdita di almeno una trentina di milioni.