rassegna stampa

Roma, punto di partenza

I giallorossi non sfigurano contro l’Atletico Madrid ma ringraziano i miracoli di Alisson e Manolas per il pari

Redazione

La Roma c'è e non sfigura in Europa: 0 a 0 contro l'Atletico e primo passo in questa Champions, con Alisson protagonista, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero, e migliore in campo anche per la Sud. Di Francesco ferma Simeone e conferma di non essere integralista: nella fase cruciale del match passa al 5-3-2. Per il punto e il prestigio.

L'allenatore sa, dunque, come e quando intervenire. E la Roma riesce finalmente a non prendere gol in Champions. L'ultima volta, proprio in casa, il 9 dicembre del 2015 contro il Bate Borisov: finita tra i fischi, nonostante la qualificazione agli ottavi. Promossa la prestazione della squadra nel debutto di Di Francesco.

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Subito un brivido a inizio gara: sinistro di Saul a lato. Lo innesca Filipe Luis che ha spesso spazio davanti a sé. Di Francesco chiede più copertura a Defrel su quella corsia, anche per aiutare Peres. Su quella fascia Koke, per liberare il compagno mancino che piomba da dietro, entra in mezzo la campo. Il 4-1-4-1 una volta sistemata la fascia destra, è dinamico e al tempo stesso compatto. Dzeko si sacrifica nel pressing, con Strootman e Nainggolan a seguirlo. La formula è dispendiosa contro il solito 4-4-2 dell'Atletico, ma funziona per limitare Griezmann che è sempre in agguato in area e anche fuori.

La Roma alza il ritmo e cambia spesso lato per attaccare. L'arbitro Mazic non vede il fallo di mano di Vietto in area su cross di Perotti. Il rigore è solare. Oblak è bravo quando blocca il destro potente da fuori di Nainggolan. E, l'Atletico, ripartendo, crea la chance più chiara della prima parte. Anzi due. Manolas in scivolata respinge sulla linea di porta il tocco di Koke e Alisson vola a seguire su Griezmann.

L'Atletico, dopo l'intervallo, accelera. Alisson è subito decisivo su Vietto che, in solitudine, si affaccia improvvisamente in area. Simeone, fiutando il calo della Roma, fa due mosse: Correa per Vietto e Carrasco per Gabi, con Saul mediano. Il gioco di prestigio di Correa viene scoperto da Alisson che tiene in partita i compagni. Di Francesco replica al collega e passa al 5-3-2: dentro Fazio per Defrel per frenare la spavalderia degli attaccanti avversari. L'ultimo corner esalta Alisson, festeggiato a lungo dalla Sud: paratona in pieno recupero sul colpo di testa di Saul che, sulla respinta, prende il palo. La Roma si tiene stretto il punto, meritato e sofferto.