rassegna stampa

Roma, gioco di luci e ombre

I giallorossi chiudono il ritiro battendo (1-0) lo Slovacko grazie ad un gol di Sadiq. Buona la prova di Bruno Peres. La squadra ha dimostrato di voler seguire le indicazioni di Di Francesco ma la condizione è ancora approssimativa

Redazione

Dopo sette giorni di lavoro e due amichevoli, la Roma lascia Pinzolo. Da oggi, con il rientro dei nazionali (oggi visite mediche nella Capitale per tutti) Di Francesco avrà a disposizione il corpo vero della squadra. Nell'amichevole di ieri pomeriggio contro lo Slovacko vinta 1-0 il tecnico, come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, ha schierato lo stesso undici visto contro la rappresentativa della Val Rendena. I calciatori vanno più lenti per il tanto lavoro svolto in preparazione, ma l'idea di calcio dell'allenatore c'è e si vede.

Peres è uno degli osservati speciali, è lui il titolare destro in difesa, in attesa di Karsdorp: il brasiliano si mostra brillante quando deve cercare lo spazio in avanti, meno se deve accorciare, marcare, fare una diagonale. Lavorare con la linea, insomma. La strada in questo senso è lunga ("Io sono soddisfatto, ma so che posso migliorare!", dice Bruno). Luca Pellegrini, dall'altra parte, va meglio come attenzione difensiva, ma ricordiamo che si parla di un ragazzo del 99, che va cresciuto e lavorato. Vittima, però, di una distorsione al ginocchio sinistro: oggi gli esami, si teme un lungo stop.

Gonalons continua a essere il centro della Roma, nell'attesa di De Rossi. Distribuisce il gioco in allenamento e lo stesso deve fare in partita, ieri in campo novanta minuti, l'unico insieme con Peres. Nel primo tempo, un paio di mischie da palle inattive e un degno inserimento di Peres e null'altro.

Nel secondo tempo, comincia la pioggia dei cambi (e quella dal cielo, ne viene giù tanta). Esce Perotti, meno brillante rispetto alla prima partita, più Cappa, Ricci e un non convincente Castan (meglio Juan Jesus). Stavolta non cambia il ruolo di Gerson, che continua a fare la mezz'ala: passo felpato, atteggiamento spaesato, poco coinvolto fino in fondo, anche se Eusebio vuole continuare a lavorarci. Domani si ricomincia, facendo parecchio sul serio.