rassegna stampa

Roma, Eusebio trova la svolta a destra

Risposte positive per Di Francesco dall’inedita “catena” su quella corsia. Le geometrie di Pellegrini, la duttilità di Florenzi e gli spunti del turco Under

Redazione

Sarebbe sbagliato sminuire la prestazione dei giallorossi contro il Verona, pur considerando la debolezza dell'avversario, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero. La Roma ha giocato una partita di sostanza. E va, dunque, celebrata soprattutto per due motivi: 1) finalmente i ricambi, non le riserve (ha fatto bene Di Francesco, dopo il match, a chiarire che sono titolari come gli altri), sono di primo piano e non comparse come nelle ultime stagioni; 2) i principi del sistema di gioco, introdotti dal nuovo allenatore, cominciano a esaltare le caratteristiche dei giocatori che, vedendo i movimenti in campo, sembrano aver capito quale sia la traccia da svolgere.

Di Francesco, fiero del raccolto con la rotazione extralarge, ha preso atto di quanto la catena di destra, rinnovata nei tre interpreti (al debutto in contemporanea dal primo minuto in questa stagione), abbia alimentato il sistema di gioco. Più efficace e anche più bilanciato.

Florenzi, Pellegrini e Under hanno insomma lavorato in proprio e per la squadra. Da quel lato i giallorossi hanno vinto la partita, sfruttando i movimenti giusti dei tre. Under, accentrandosi per creare spazio, ha favorito lo slittamento a destra di Dzeko che ha iniziato l'azione della prima rete di Nainggolan e più tardi l'inserimento di Florenzi che, sterzando sul fondo per liberarsi di Valoti, ha pennellato il cross per il raddoppio del centravanti. Il dinamismo di Pellegrini, il più abituato alle linee guida dell'allenatore, ha permesso proprio a Florenzi e Under di dettar legge a destra. Aspettando Karsdorp, Di Francesco se si volta a destra sembra sentirsi più sicuro.