rassegna stampa

Roma, c’è Spalletti oltre l’emergenza

E' l'allenatore a fare la differenza più dello stato fisico dei calciatori e delle loro assenze

Redazione

In casa Roma l'emergenza infortuni non conosce pausa ma Spalletti, come evidenzia Alessandro Angeloni su Il Messaggero, riesce a trovare sempre la cura giusta. Grazie alla disponibilità di alcuni calciatori e l’utilizzo di più moduli, la rosa diventa abbondante pure nell’emergenza.

Zukanovic è un vice-Digne ma serve anche come uno dei tre centrali.  E' stato un acquisto tatticamente funzionale.

Stesso discorso vale per El Shaarawy e Perotti, che di fatto sono andati a sostituire Gervinho e Iturbe. Stephan ha una media gol alta pari all’ivoriano e Diego sembra, almeno per adesso, più funzionale al gioco di Spalletti di quando non lo fosse Manuel con Garcia. Perotti in una partita l’abbiamo visto in due/tre ruoli, quindi è se stesso e l’alternativa ad altri, in mezzo e sulle fasce. E in più Spalletti ci ha detto che può fare pure il vice Pjanic (che per domenica recupera).

Anche i moduli, e qui torniamo alla magìa di Spalletti, ti consentono di gestire l’emergenza o il turnover. Quindi, è l’allenatore a fare la differenza più dello stato fisico dei calciatori e delle loro assenze (più o meno accidentali).

Contro la Sampdoria mancherà Nainggolan, che lo abbiamo visto schierato sia nella posizione di trequartista sia come mediano/mezz’ala. Chi prenderà il suo posto?Florenzi è uno che ha quel passo, può fare il centrocampista e ha l’inserimento, Iago Falque pure può interpretare quel ruolo, anche se con caratteristiche diverse. Giocando invece con un 4-2-3-1, al centro possono stare due a scelta tra Pjanic, Vainqueur e Keita. Con un duo più muscolare, la qualità viene spostata sulla trequarti (Perotti) e con una coppia più leggera, alzi Florenzi (o Iago Falque). Giochino facile. Davanti c’è l’abbondanza vera. La Roma migliore è quella con tre punte mobili, ma Lucio vuole che si impari a stare in campo pure con Dzeko, tornato a disposizione.