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rassegna stampa

Roma alla Eusebio

I giallorossi "aprono" a Bergamo: Di Francesco chiede risposte immediate a critiche e scetticismo

Redazione

La Roma comincia mettendo in campo le idee di Di Francesco, l'allenatore scelto per il dopo Spalletti, al di là se la rosa è ancora in divenire e quelle idee devono ancora essere metabolizzate al cento per cento. In attesa dei miglioramenti dettati dal mercato e dal recupero di certi calciatori, è la forza delle idee a dover riportare la squadra a lottare per quello scudetto sognato, che ora sembra finito di nuovo lontano dai radar, scrive Alessandro Angeloni su "Il Messaggero". Eusebio conosce la città, le sue pressioni e le sue ambizioni. Conosce e sa digerire le critiche, ma non dategli dell'integralista, perché diventa nero, più di quanto non lo sia stato dopo quella triste mezz'ora di Vigo, della quale si è preso tutta la responsabilità.

Quella di Vigo non era la Roma. La Roma che vedremo oggi contro l'Atalanta non sarà nemmeno la stessa che ripartirà dopo la sosta, perché il mercato sarà ultimato e la rosa completata. Di Francesco per adesso è solo con le sue idee e davanti ci sono due partite da vivere tutte di un fiato, oggi con l'Atalanta e sabato sera con l'Inter di Spalletti che da queste parti ha lasciato vedove e nemici. "Non posso mettere in pratica le idee di uno che sta seduto da un'altra parte, io ho le mie", ha riferito ieri il tecnico della Roma. Di Francesco non è Zeman, non è Spalletti, non è un integralista, nel senso negativo del termine. Cambiare dopo Vigo non ha senso, almeno non ce l'ha ora. Quindi sarà 4-3-3. Di Francesco sa che la Roma ha bisogno di migliorare e le vittorie accompagnano in maniera dolce il lavoro. "Voglio partire forte facendo un'ottima prestazione a Bergamo. In Spagna i risultati sono venuti meno e la prestazione è mancata. Sono convinto che avremo grande determinazione e affronteremo una squadra forte. Dovremo migliorarci giorno dopo giorno, ma per ora non c'è motivo di cambiare. Non sono un integralista, penso solo di saper usare la testa".

"Al di là del ruolo sono contento di allenare questi calciatori, mi aspetto delle grandi prestazioni dai miei difensori e da tutta la squadra. Il mercato è aperto ancora per una decina di giorni e può succedere di tutto, non voglio parlare di un centrale o di un altro ruolo. Voglio avere un pensiero positivo e sono contento di avere questi calciatori a disposizione. Non siamo sciocchi e faremo le nostre valutazioni".