rassegna stampa

Roma a caccia del gol perduto

LaPresse

Se in Europa, con 10 gol in 4 partite, il raccolto è da big, in Italia, al momento, non sembra da vertice

Redazione

Il ritardo della Roma in campionato, con il 9° posto in classifica e 16 punti in 11 partite, non ha niente di casuale. Lo dimostrano le reti incassate, 8 in più della stagione passata (14/6), e le stesse segnate (18). Vulnerabile in difesa, scrive Ugo Trani su Il Messaggero, e stazionaria in attacco.

Se in Europa, con 10 gol in 4 partite, il raccolto è da big, in Italia, al momento, non sembra da vertice. Dzeko, in campo in 10 match su 11, ha realizzato solo 2 reti e, in questo senso, è il simbolo di un gruppo in cui le punte fanno spesso cilecca in campionato. Il tridente titolare è fermo a bassa quota: 6 gol, sommando i 2 del centravanti, i 3 di El Shaarawy e l'unico di Under. E ancora a digiuno Kluivert e Schick, i principali rinforzi del trio che ha pagato il forfait di Perotti, appena tornato ad allenarsi con i compagni.

Anche se il sistema di gioco resta il 4-2-3-1, la Roma è come se giocasse con il doppio trequartista. Perché, senza l'infortunato De Rossi, il partner di Nzonzi è chiamato a salire alle spalle del centravanti. Lo ha fatto bene Pellegrini, affiancandosi a Zaniolo, nel match di Firenze. E, nello stesso modo, si è comportato Cristante a Mosca, dopo la prova generale sempre contro la Fiorentina: al Franchi entrò a metà ripresa per Zaniolo e si sistemò accanto a Nzonzi, con Pellegrini avanzato da trequartista.

L'età media del rombo offensivo, intanto si abbassa di partita in partita: domani pomeriggio, all'Olimpico contro la Sampdoria, sarà di 21 anni se giocheranno dall'inizio Under (21), Pellegrini (22), Kluivert (19) e Schick (22). Salirebbe con El Shaarawy (26) e scenderebbe ulteriormente con Zaniolo (19). I giovani, ai quali va aggiunto Cristante (23), devono sfruttare la grande chance. Perché presto Di Francesco, in attacco, potrà contare di nuovo su Perotti e Pastore. E ovviamente su De Rossi a centrocampo.