rassegna stampa

Ore contate per Mediapro

Il racconto della giornata che ha visto la quasi risoluzione del contratto con la società catalana

Redazione

Una notte per provare a trovare intese e tessere la trama definitiva. Lo scontro della Lega, spaccata più che mai in tema di diritti tv, questa mattina (appuntamento ore 8,15 in via Rosellini) quasi sicuramente vedrà comparire la parola fine. Quella che non si è riuscito ad avere ieri nelle 5 ore di assemblea. Una riunione dai toni accesi e aspri. Tutto sospeso, per ora si va avanti con Mediapro. Questione di ore. Il tempo che venga emesso il parere legale del professor Toffoletto richiesto dalla Lega stessa in merito all'inadempienza del gruppo guidato da Roures. Visto che per due volte non ha provveduto alla fideiussione è quasi scontato che Mediapro venga definita inadempiente. Una sorta di via libera al voto di questa mattina. Votazione fallita ieri sera. Galeotto fu il Chievo. Ma cosa è successo? Due i giudizi espressi dai presidenti della Serie A. Approvata con 14 voti su 17 (non votavano le 3 retrocesse) una delibera in cui sono state definite insufficienti le garanzie portate dai catalani. Come riporta Il Messaggero, a quel punto si è deciso di esprimere un parere sulla risoluzione immediata o meno del contratto con l'intermediario indipendente. Non è passata per un voto, quello contrario del Chievo. Il risultato è stato di 11 su 17 (fra queste Juve, Samp, Roma). Delle sei, 3 astenuti (Udinese, Cagliari e Torino) e 2 assenti (Milan e Lazio). Amareggiato il commissario Malagò che alla fine dell'Assemblea ha commentato: "Sto facendo delle riflessioni sul mio mandato. Quali? Sono qui dai primi di marzo e siamo al 22 maggio. Passi avanti ci sono stati su tutto, ma il tema dei diritti tv il commissario della Lega non l'avrebbe dovuto affrontare". L'ordine del giorno era stato stravolto fin dall'inizio, una ventina di minuti dopo le 16, orario della convocazione dell'assemblea. Al quarto piano i presidenti dei club hanno iniziato con il tema della governance. Il risultato non è stato a larga maggioranza, ma sta di fatto che Marco Brunelli (attuale direttore generale della Lega serie A) è stato eletto amministratore delegato ad interim con 12 voti su 20 (hanno votato anche le tre retrocesse, Crotone, Verona, Benevento), in attesa che sia individuato il manager a cui affidare l'incarico esecutivo previsto dal nuovo statuto. Una mancata unanimità che non ha di certo fatto piacere allo stesso Brunelli. Inoltre, l'assemblea, con 14 voti, ha nominato consigliere indipendente Maurizio Casasco, presidente della Federazione medico sportiva italiana.

(E. Bernardini - S. Riggio)