rassegna stampa

Non ci resta che Defrel

Contro l'Atalanta, al fianco di Dzeko e Perotti, sarà subito titolare l'esterno mancino ex Sassuolo

Redazione

Non ci sarà Riyad Mahrez, né la sua alternativa lì a destra, almeno nella prima giornata di campionato. Eccola, dopodomani si riparte: Eusebio Di Francesco ha ancora la sua Roma in costruzione e a Bergamo dovrà ancora arrangiarsi, perché gli manca l’esterno alto titolare e un centrale difensivo (a Trigoria sostengono non sia una priorità), oltre che i terzini titolari (Karsdorp e Emerson, fermi ai box), anche se Kolarov non può essere certo definito una riserva. L’Atalanta, prima avversaria dei giallorossi, non sarà la stessa dello scorso anno, non sarà quella della stagione dei record, apparentemente sembra più debole, ma essendo l’inizio un po’ tutto può spaventare, appunto, perché è l’inizio e le incognite sono sempre tante. Le certezze: c’è Dzeko, il capocannoniere, c’è Nainggolan, c’è De Rossi, è tornato Pellegrini, c’ è Gonalons. C’ è sicuramente un valore tecnico su cui lavorare ma qualcosa ancora manca e per diversi motivi, come riporta Angeloni su Il Messaggero.

Monchi ha tentato il colpo Mahrez, ma a quanto pare dovrà dirottare su altri, quindi a Bergamo rivedremo con ogni probabilità Defrel nel ruolo di esterno destro alto (Under ha fatto vedere buoni numeri ma va gestito con calma), con Dzeko e Perotti rispettivamente punta centrale e esterno sinistro. El Shaarawy è tornato solo ora e le amichevoli estive – e buona parte della preparazione – le ha saltate, quindi è difficile che venga schierato subito da titolare: nell’ultima seduta di allenamento è stato provato nella formazione titolare durante la sgambata contro la Primavera di Alberto De Rossi.

In difesa probabile l’ impiego di Manolas, possibile al suo fianco quello di uno tra Moreno e Fazio o più facilmente Juan Jesus. I terzini quelli sono e quelli vedremo domenica (anche se Nura è dato in crescita). De Rossi ha recuperato e partirà lui dal primo minuto, prima stagione da capitano vero. Senza Totti. O meglio, con Totti dirigente e non più calciatore. E già è qualcosa.

Di Francesco sta cercando di mettere a posto certi meccanismi difensivi con gli uomini momentaneamente a disposizione. Peres è quello che deve imparare di più, deve saper difendere come singolo e con tutta la linea e domenica c’è Gomez come avversario, un calciatore capace di mettere in difficoltà anche la difesa della Roma lo scorso anno. E’ chiaro che il problema non è solo Peres(anche Fazio ha palesato qualche difficoltà quando gioca in una difesa a quattro schierata molto alta), ma di reparto. Di difesa di squadra. Di pressing fatto in un certo modo e di marcature preventive che tutti devono essere in grado di mettere in pratica, compresi i centrocampisti come Nainggolan e Strootman, deputati al doppio movimento, offensivo e difensivo.