rassegna stampa

Nel mirino 50 “Reds” violenti: rischio infiltrati al Concertone

Segnalati dalla polizia inglese, viaggiano separati. La loro principale passione: bere. Dopo anni di tregua, nel Regno Unito è in ripresa il fenomeno del tifo criminale

Redazione

Sono cinquanta gli ultrà del Liverpool segnalati all’Italia dalla polizia inglese. Un gruppo di “pericolosi”, anche se non i più violenti, visto che in Inghilterra le regole contro la violenza negli stadi sono preventive e repressive, come riporta Il Messaggero.

Arriveranno molto probabilmente con mezzi propri, e non con i charter messi a disposizione dalla società. E chissà che non decidano di partecipare al Concertone del primo maggio, e quindi di anticipare di un giorno.

C’è un fatto che caratterizza i tifosi d’oltremanica: è la passione per l’alcol e le bevute. I dirigenti della squadra dei Reds hanno infatti spiegato durante la riunione di ieri al Viminale, che i sostenitori hanno un’altra abitudine, ed è quella di esporre le loro bandiere nei luoghi di incontro o nei ristoranti dove si fermano per mangiare.

Ma chi sono questi supporter dei “rossi” che stanno per sbarcare nella Capitale? Ceto medio, ma anche tanta working class. Nel corso degli anni si è andata affievolendo in Inghilterra la minaccia hooligans, dopo i provvedimenti severissimi presi in seguito alle stragi dell’Heysel e di Hillsborough.

Non sarà difficile identificarli perché, in genere, hanno capelli rasati, sciarpe con i colori della squadra, giubbotto imbottito e ai piedi anfibi con punta in metallo. In passato le curve sono state territorio di conquista degli skinheads, compresa la Kop del Liverpool.  C'è il rischio di un ritorno al passato che sta già agitando polizia e società.