rassegna stampa

Mire e Radja resistenza a oltranza

Nainggolan: "Io voglio restare, ma non dipende solo da me", Pjanic: "Nel calcio non si sa mai. Ma io ho un contratto di due anni e sto bene qui. Lavoriamo duro per vincere un trofeo e far felici i tifosi"

Redazione

Fino al 30 giugno la situazione in Casa Roma andrà quotidianamente aggiornata. Sui possibili partenti Nainggolan, Pjanic e Ruediger, citati in ordine alfabetico proprio per dimostrare che non c’è ancora la certezza su chi saluterà.

La scadenza, insomma, è l’ultimo giorno del mese prossimo: entro quella data il club giallorosso dovrà incassare circa 30-32 milioni per rispettare il Financial Fair Play e al tempo stesso non andare incontro alle sanzioni dell’Uefa (riduzione della rosa e multa da 4 milioni), come già è accaduto in questa stagione.

La sincerità va riconosciuta ai protagonisti. Nainggolan, mercoledì sera al Foro Italico, non si è certo nascosto davanti a chi gli ha chiesto novità sul suo futuro: «Io voglio restare, ma non dipende solo da me». Pjanic, nell’intervista di giornata a Roma TV, ha ribadito la sua posizione: «Nel calcio non si sa mai. Ma io ho un contratto di due anni e sto bene qui. Lavoriamo duro per vincere un trofeo e far felici i tifosi». Chi si presenta con 38 milioni lo acquista. «Io penso al campionato: ora il mercato non mi interessa». Pure Ruediger ha promosso la sua esperienza in giallorosso. Presto sarà riscattato, versando 9 milioni allo Stoccarda. Poi si vedrà, come ha detto pure lui. Interessa al Chelsea, al Borussia Dortmund e al City. Ma non sarà ceduto a meno di 20 milioni. Insufficienti, comunque, per rispettare i paletti del Financial Fair Play. Basterebbe piazzare anche Sanabria, sperando di incassarne altri 12, prima di andare a prendere «giocatori più forti». L’ha detto (e ridetto) Spalletti.

(U. Trani)