rassegna stampa

Manolas, bluff e controbluff

Kostas è al centro di tante voci di mercato. Il suo destino è un rebus. Ha già rifiutato il rinnovo proposto dalla Roma: vuole almeno 3 milioni

Redazione

E' uno dei giocatori della Roma più richiesti dal mercato europeo e non solo e in questi giorni per Manolas  parlano in tanti. L'agente che si diverte a lanciare qua e là frasi sibilline («Una partenza a gennaio? Non penso ma probabilmente in estate accadrà qualcosa») e Raiola che non è l'agente ma che quando viene interpellato dimostra di conoscere la situazione del difensore molto bene, come scrive Stefano Carina  su Il Messaggero.

Lo sanno un po' tutti che Evangelopulos si affida proprio al manager di Pogba e Ibrahimovic quando deve trattare il futuro di Manolas. Accadde nel trasferimento dall'Olympiacos alla Roma. A Genova, poi, ci si è messo anche Totti ad alimentare qualche dubbio con una battuta divertente rivolta ai fotografi («Sbrigatevi a scattare che questa è una delle ultime») che tuttavia è apparsa non del tutto casuale. Tante parole alle quali vanno aggiunte quelle del dg Baldissoni che ha assicurato come Manolas a gennaio non si muoverà.

L'Inter, il Manchester United e il Chelsea, pronti a duellare in estate a colpi di milioni pur di averlo.

Le trattative per l'adeguamento contrattuale non hanno fatto registrare passi in avanti. Il calciatore ha rifiutato a più riprese il ritocco d'ingaggio offerto dal club (salito a 2,5 milioni) e rimane sull'Aventino non scendendo dalla richiesta iniziale di 3 milioni più bonus. Perché il difensore dovrebbe accontentarsi di guadagnare per una stagione meno dell'ultimo arrivato Juan Jesus e poi rinnovare all'improvviso nelle prossime settimane?

Fino a poco tempo fa era «il muro greco» un po' per tutti. Da qualche settimana, sia a livello locale che nazionale, crescono sempre di più le perplessità sul suo carattere, sulla soglia del dolore (ritenuta bassa), sui rapporti non idilliaci con lo spogliatoio. Kostas il carattere spigoloso lo ha sempre avuto. Prima non era un problema, ora lo sta diventando.

Domani torna titolare a Udine dopo aver disputato gli ultimi 5 minuti di Genova e aver saltato per infortunio la gara pre-natalizia con il Chievo. Spalletti se lo tiene comunque stretto e appena può ne parla bene («E' un portento», ha detto poco tempo fa). L'importante per Lucio è arrivare al termine della stagione con in testa soltanto la Roma.