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rassegna stampa

L’ultimo saluto a Giorgio Rossi con i “suoi” ragazzi in prima fila

Striscione della Curva Sud: "Cinquantacinque anni dedicati alla nostra storia, oggi siamo qui per renderti gloria"

Redazione

La Roma non ha perso soltanto un uomo pieno d’amore per i colori giallorossi e un simbolo di un passato calcistico che non c’è più, ma anche una vera e propria enciclopedia di 55 anni romanisti vissuti con la passione che solo Giorgio Rossi sapeva dimostrare, come scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero.

Ieri si sono svolti i suoi funerali alla basilica di San Giovanni Bosco: gli ha reso omaggio la Curva Sud con lo striscione "Cinquantacinque anni dedicati alla nostra storia, oggi siamo qui per renderti gloria" e poi alzando il feretro per un giro d’onore cantando il coro "Uno di noi". Giorgio Rossi era davvero uno come loro, la Roma per lui era puro amore: "Quando è nata mia figlia ho scelto Giorgio per accompagnarmi in clinica. Abbiamo parlato tanto in quei giorni. Non lo ringrazio come capitano della Roma, ma come il ragazzino che dimenticava la cinta o i calzini e lui mi dava la sua", ha ricordato De Rossi durante la funzione. Sono molti gli ex giocatori che gli hanno dato l’ultimo saluto: il tecnico Di Francesco, Nela, Candela, Perrotta, Aquilani, Rosi, Giannini e Chierico oltre a Totti.

Giorgio con Francesco Totti aveva un rapporto speciale, lo ha visto crescere e diventare il campione che ha fatto emozionare milioni di tifosi nel mondo. Al fine dei funerali Francesco ha lasciato la chiesa con gli occhi gonfi di lacrime e con la voce strozzata dal pianto è riuscito a dire: "Era come un padre per me". Lo ha ricordato anche Di Francesco: "Ha insegnato a tutti a essere se stessi nella vittoria e nella sconfitta. Lui mi chiamava ogni tanto anche quando ero via da Roma per dirmi “ti voglio bene”".