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rassegna stampa

La Roma non vede mai Lucio

L’Europa è tabù per la società americana e per Spalletti che dal 2008 non riesce ad andare oltre gli ottavi di finale. Il tecnico aspetta di incontrare Pallotta ma prepara l’addio

Redazione

Dall'eliminazione ai quarti di Champions, aprile 2008, per opera del Manchester United (0-2/1-0) la Roma è praticamente sparita dal panorama internazionale totalizzando nove passaggi europei tra Champions - preliminari compresi - e Europa League con massimo un ottavo di finale, come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. E in panchina quella sera c'era Luciano Spalletti, il quale con lo Zenit prima e quindi di nuovo con la Roma (11 partecipazioni), ha raggiunto al massimo gli ottavi o di Champions o di Europa League.

Invece di analizzare i perché parlando di calcio il tecnico giallorosso tira fuori la solita storia dell'ambiente ostile, quello che lo stesso Lucio, quando voleva creare lo stile Roma (bei tempi), aveva definito «perfetto per lavorare».

Possibile che un messaggio (uno) di un giornalista (uno) diventi la causa dei suoi mali e una categoria (tutti per colpa - eventualmente - di uno) non lo sopporta? E soprattutto, caro mister, perché di quel messaggio parla solo ora e non lo ha denunciato 14 mesi fa? Se Spalletti vuole andare via, lo faccia (sarebbe legittimo), nonostante qui a Roma abbia tanti estimatori - comunicatori compresi, ma lui non li vede o non li vuole vedere

Tra oggi e domani, Lucio vedrà Pallotta. Tutto può cambiare. Parlando di calcio e di programmazione e dicendosi le ragioni (vere) e le clausole per restare o andare via. Le ragioni vere.