rassegna stampa

La politica e Lanzalone, nuova versione di Parnasi

Il costruttore spiega quali fossero gli accordi con l'avvocato plenipotenziario del Comune, che sarebbe riuscito a far cambiare la rotta della giunta Raggi sul progetto Tor di Valle

Redazione

Questa volta dura in tutto quattro ore l'interrogatorio di Luca Parnasi. Ma l'imprenditore, dopo il no del gip e il ricorso bocciato dalla Cassazione, racconta di più delle sue relazioni con la politica e dello stretto rapporto con il consulente ombra del Comune di Roma, Luca Lanzalone, come riporta Valentina Errante su Il Messaggero.

Questa volta l'interrogatorio non si svolge a Rebibbia. Giacca chiara e camicia bianca, Parnasi arriva in procura intorno alle 11,15 scortato dagli agenti. Siede davanti ai pm e comincia a parlare dei rapporti con Lanzalone. Spiega quali fossero gli accordi con l'avvocato plenipotenziario del Comune, che sarebbe riuscito a far cambiare la rotta della giunta Raggi sul progetto Tor di Valle. Poi passa a Santini, a Civita, a Ferrara.

Spiega ancora come fossela politica a chiedere i contributi economici durante le campagne elettorali e come, a fronte di un progetto sul quale aveva puntato tutto, abbia deciso di trovare sponde nelle amministrazioni che avrebbero dovuto dare parere o approvare l'impianto sportivo.

La posta in gioco, per l'imprenditore, non è soltanto la libertà personale, ma anche il rischio di pesanti ripercussioni per il gruppo imprenditoriale, con un rosso di 13 milioni di euro oltre il fido e un progetto ancora in ballo.