rassegna stampa

Inzaghi: “E’ la volta buona”

Il tecnico laziale in conferenza: "Chi giocherà dev'essere perfetto. Loro sono stati costruiti per la Scuedetto ma tutti parlano di noi"

Redazione

Le parole, soprattutto alla vigilia di sfide come quella di oggi pomeriggio, sono fondamentali. Inzaghi ha radunato la squadra al centro del campo d’allenamento di Formello e guardandoli tutti negli occhi: «Questo è un derby da vincere. Voglio vedere la stessa rabbia in campo».

L’undici che scenderà oggi in campo è praticamente fatto. Sarà 4-3-3 con Milinkovic in dubbio. Se decidesse all’ultimo di rischiare comunque Sergej, a finire in panchina sarà Keita. Con Milinkovic in panchina e Keita in campo, la Lazio sarebbe molto più camaleontica perché il 4-3-3 iniziale si trasformerebbe facilmente in un 3-4-3.

Piccolo spavento ieri in allenamento, quando Immobile è rimasto a terra dopo un colpo subito. Niente di grave. Riavvolgiamo il nastro. Sala stampa di Formello. La tensione si legge sul volto d’Inzaghi quando si siede in conferenza stampa alla vigilia del suo primo derby. Lo ha vissuto anche da giocatore, ma con poca fortuna. Ne ha disputati 10, collezionando 7 sconfitte, due vittorie ed un pareggio. «La partita contro la Roma è sempre una cosa a parte, sfugge a tutte le previsioni e agli stati di forma. Ma avendo la stessa umiltà e determinazione di questi mesi possiamo vincerlo». E vincere oggi, spiega Bernardini a 'Il Messaggero', può voler dire cambiare il trend della stagione: «Di sicuro il derby può influenzare la stagione. Cerchiamo di far sì che questa partita vada bene. La nostra gente si aspetta la Lazio di queste 14 partite, ma ci vuole qualcosa in più, una partita perfetta da parte di tutti, non solo di 6-7 giocatori. Gli 11 che iniziano e i 3 che subentrano devono essere perfetti».

Oltre le parole del mister a caricare Biglia e compagni ci hanno pensato i tifosi come spiega lo stesso Simone: «Si sono caricati da soli con la gente giovedì. Poi i calciatori girano per Roma, hanno il termometro della piazza, sanno cosa significa il derby. Alcuni c’erano il 26 maggio, altri hanno giocato i successivi senza vincerli. All’Olimpico è un derby particolare, è giusto caricarlo, ma bisogna avere la giusta umiltà e concentrazione». Per il tecnico biancoceleste è la Roma che ha più da perdere da questo derby: «Loro sono stati costruiti per la Champions, per vincere lo scudetto. Noi siamo partiti con diffidenza, abbiamo ottenuto risultati, ma ripeto, il bello viene adesso. Tutti ora parlano di noi».