rassegna stampa

Errori e orrori, tracollo Roma

In panchina il tecnico dà la sensazione di non avere il controllo della situazione. Nei gesti, eccessivamente plateali, e nelle scelte. Trasmette più agitazione che sicurezza

Redazione

La Roma, fuori un mese fa dalla Champions prima ancora che cominciasse, sparisce pure dal campionato, staccata già dalla Juve prima (5 punti in più) e dal Napoli secondo (4). Fisicamente e tatticamente impreparata, dà l'impressione di non riuscire più a comportarsi da squadra. Il 2° ko in 6 gare del torneo (il 3° su 9, contando anche le coppe) conferma i limiti della rosa che, assemblata male in estate, risulta incompleta e quindi non competitiva. Ha ragione Spalletti: non è corta. E' cortissima. 

Come riportato nell'edizione odierna de "Il Messaggero", Spalletti è responsabile della nuova e preoccupante caduta. Come lo sono i dirigenti che hanno allestito la rosa e i giocatori che vanno in campo fiacchi e svogliati. In panchina il tecnico dà la sensazione di non avere il controllo della situazione. Nei gesti, eccessivamente plateali, e nelle scelte. Trasmette più agitazione che sicurezza.

Sul 3 a 1, certificato dal sinistro dell'ex Falque e dalla deviazione di Fazio, la novità della giornata: El Shaarawy per Nainggolan, con Perotti trequartista e Totti regista. L'esperimento dura 10 minuti: fuori Perotti per Paredes, il capitano torna avanti. E' il 4-2-1-3, con gli stessi interpreti, di mercoledì contro il Crotone. L'improvvisazione non paga. Regna la confusione. E più che le chance aumentano i rischi: Szczesny evita la goleada con le parate su Zappacosta e Martinez.

(U. Trani)

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