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El Shaarawy, il gol è in percentuale

LaPresse

Il Faraone segna un gol ogni 160 minuti, con una percentuale di realizzazione sui tiri totali effettuati del 26%. A detta del tecnico è l'attaccante ideale per il gioco di Di Francesco

Redazione

"El Shaarawy nel mio modo di giocare è uno dei più bravi nell’attaccare la profondità, per me è l’attaccante ideale". Era il 23 settembre del 2017 e Di Francesco, a margine del match vinto 3-1 contro l’Udinese, elogiava l’attaccante, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.

Oggi il Faraone è sempre fondamentale e quando sta bene viene (quasi) sempre schierato. Con il Torino è entrato a partita in corsa ma soltanto perché era reduce da 8 gare (incluse le 2 panchine pro forma contro Sassuolo e Parma) nelle quali era rimasto a guardare per un problema muscolare. Sabato ha segnato il gol numero 50 in serie A (29 con il Milan e 21 in giallorosso) confermando il trend felice di questa stagione. In campionato ha giocato (964 minuti) meno di Under (1232 minuti) e Dzeko (1229 minuti) ma ha segnato rispettivamente il doppio e il triplo.

Segna un gol ogni 160 minuti, con una percentuale di realizzazione sui tiri totali effettuati (23) del 26%. Per intenderci, Under e Schick viaggiano all’11% (3 su 27 e 2 su 19), Kluivert al 9% (1 su 11), Dzeko addirittura al 4% (2 su 57).

In questa stagione sta ricalcando il suo arrivo nella Capitale, quando acquistato a gennaio, segnò 8 gol in 16 presenze. Otto reti è rimasta la soglia oltre la quale in serie A non è mai riuscito ad andare in giallorosso: 8 centri (in 32 gare) anche nella stagione seguente e 7 su 33 l’anno passato.