rassegna stampa

Dzeko, tre atti per dirsi addio

Considerando che Dzeko chiederà di essere ceduto se le condizioni non cambieranno, alla Roma servirà un attaccante più caratteriale. Uno alla Icardi, insomma

Redazione

Tre partite, poi il bilancio. Edin Dzeko è pronto, ma sa che il tempo a disposizione sta scadendo. Spalletti lo ha invitato a dimostrare, a far vedere di che pasta sia fatto. Poi l’opportunità non c’è stata, perché con il Napoli due sono stati i cambi obbligati e uno è stato quello di Totti che, secondo il tecnico, è stato messo ingiustamente in contrapposizione con Edin. Domenica, con Totti che non sta benissimo e con l’assenza di Pjanic, ci sta che Spalletti punti sulla voglia di rivalsa del centravanti bosniaco, che è ormai al termine di un’annata vissuta nell’ombra, con 29 presenze e otto gol in campionato, sette e due in Champions.

Nessuno a Trigoria discute le qualità di Dzeko, né i dirigenti ne tanto meno Spalletti. Il problema, se mai, è caratteriale. Non va bene un centravanti se, come sostiene Lucio, risente troppo della concorrenza, se si abbatte e non riesce a trovare lo spunto. Per questo, considerando che Dzeko chiederà di essere ceduto se le condizioni non cambieranno, alla Roma servirà un attaccante più caratteriale. Uno alla Icardi, insomma. 

(A. Angeloni)