rassegna stampa

Da Santon a Politano, la sete di rivincita alla fiera dell’ex

LaPresse

In principio furono Chivu, Burdisso, Batistuta. Oggi Nainggolan (assente), Juan Jesus, Zaniolo e Spalletti

Redazione

Doveva essere la partita di Nainggolan. Potrebbe diventare quella di Zaniolo. Due ex che fotografano il sottile trait d’union che lega Roma e Inter da tempo, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.

La lista di ex è lunga e scivola indietro anche ai primi anni 2000 comprendendo Samuel, Dacourt, Batistuta, Maicon, Chivu, Burdisso, Cristiano Zanetti, Pizarro, Amantino Mancini, Destro, Panucci, Adriano e Cassano. Nomi di spicco.

Come quelli di Nainggolan e Spalletti. Se il belga non ci sarà, Lucio sarà regolarmente in panchina, sognando nuovamente il colpaccio all’Olimpico. Roma e Inter, rispetto al passato, si giocano molto meno dello scudetto. Un semplice posto in Champions che per le casse dei rispettivi club rappresenta tuttavia linfa vitale.

Gli ex, si diceva. Ognuno con la sua storia da raccontare ma tutti passati da una sponda all’altra (ad eccezione di Zaniolo e Spalletti) perché non ritenuti più utili alla causa. Che fosse giallorossa o nerazzurra poco cambia. Jesus e Santon da un lato, Politano e Nainggolan dall’altro. Le ragioni per prendersi qualche rivincita non mancano.

Sempre sponda nerazzurra, c’è anche Politano. Quello che per molti a Roma non poteva arrivare, perché avrebbe provocato la "Sassuolizzazione" di Trigoria. Quello che nel 2015 venne ceduto al club emiliano in prestito con diritto di riscatto a 3,5 milioni, per avere i soldi per completare l’acquisto di Perotti. Due anni dopo è stato trasferito per una somma che si aggira sui 27 milioni.

Santon a Roma ha ritrovato un minimo di serenità. Discorso che si può estendere, errori compresi, anche a Juan Jesus. I due, se giocheranno, lo faranno con una voglia di rivalsa particolare. Lo scherno e il sospiro di sollievo nel momento dei loro addii, trapelato dall’ambiente interista, non li hanno dimenticati.