rassegna stampa

Anna Frank in giallorosso il razzismo degli ultrà Lazio

La Digos intanto avrebbe identificato alcuni degli autori del gesto scellerato. I reati ipotizzati vanno dall'introduzione di materiale non autorizzato, all'istigazione all'odio razziale.

Redazione

Lazio-Cagliari doveva essere l'occasione per rifarsi dalle accuse di razzismo che avevano decretato la chiusura della Nord dopo gli insulti con gli odiosi «buu» intonati contro i giocatori Duncan ed Adjanpong del Sassuolo, come scrive Alessia Marani su Il Messaggero, invece si è trasformata in nuovo caso al vaglio della giustizia, ordinaria e sportiva: la procura della Federcalcio, infatti, ha già annunciato l'apertura di un'inchiesta per gli adesivi collocati sui vetri divisori della Curva Sud con l'immagine di Anna Frank con la maglia della Roma e scritte antisemite.

La Digos intanto avrebbe identificato alcuni degli autori del gesto scellerato con l'aiuto del commissariato Prati e della Scientifica. I reati ipotizzati vanno dall'introduzione di materiale non autorizzato, all'istigazione all'odio razziale.

La prima condanna è arrivata dalla presidente della Comunità ebraica della Capitale, Ruth Dureghello, che pubblicando la foto degli stickers su twitter ha chiesto che gli antisemiti siano una volta per tutte messi alla porta: "Questa non è una curva, questo non è calcio, questo non è sport. Fuori gli antisemiti dagli stadi".

Per la presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, "in uno stadio di calcio dove dovrebbero essere rappresentati i valori universali dello sport, questi sono traditi". Il segretario del Pd, Matteo Renzi, parla di un "gesto vergognoso" rispetto allo "squallore antisemita che ha portato alcuni tifosi della Lazio a prendersi gioco perfino della memoria di Anna Frank".

Gli adesivi e i volantini offensivi sono stati rimossi ieri mattina dagli addetti alle pulizie in vista della gara di domani della Roma con il Crotone. Nessuno steward li aveva segnalati alla polizia. Ora nel mirino delle indagini. In serata arriva anche una dichiarazione a firma Irriducibili Lazio, convinti di un gesto in un "contesto sportivo animato da scherno e goliardia".