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Totti, un genio anche senza calcio

LaPresse

"Ha un'immagine vincente perché ha incarnato nel pallone valori che vorremo vedere intorno a noi nella vita non sportiva: fedeltà, coerenza, tenacia, capacità di comando in partita e di gestione della popolarità fuori dallo stadio"

Redazione

Se c'è una cosa, in Francesco Totti, che ha sempre destato la mia ammirazione di appassionato di calcio, è come a lui sia riuscito di conquistare le mete più ambite avendo caratteristiche e comportamenti che sembrano l'opposto di quelli richiesti oggi per diventare un vip. Totti - scrive Feltri su "Tuttosport" - ha avuto gloria, forse anche l'immortalità, denaro, una moglie bella e sagace, una famiglia unita, visibilità televisiva - e addirittura letteraria - che va molto oltre il pallone, e ha mostrato al mondo un personaggio le cui evidenze sembrano essere la timidezza, la semplicità di pensiero, un eloquio non indimenticabile.

In realtà ha un'immagine vincente proprio perché, per natura o per intelligenza, ha incarnato nel pallone valori che vorremo vedere intorno a noi nella vita non sportiva: fedeltà, coerenza, tenacia, capacità di comando in partita e di gestione della popolarità fuori dallo stadio. Non che Francesco Totti non abbia il senso dello spettacolo, anzi. Perfino in campo.

Di rado si è visto un attaccante generoso come un difensore, figurarsi un genio con il numero 10 sulla maglia, combinazione che di solito in un giocatore non fa venire voglia di faticare e spalare palloni in retroguardia. Totti invece correva in lungo e in largo, ma la sua predisposizione a ripiegare è un'altra faccia dell'abilità tattica, che univa alla tecnica personale, al senso del gol e dell'assist, alla balistica formidabile da lontano.