rassegna stampa roma

Campidoglio, c’è quasi l’accordo sullo Stadio. Berdini se ne va

La Raggi ha scelto questa operazione per rilanciare la sua immagine di fronte ai ceti popolari e alla finanza cittadina

Redazione

Berdini ha lasciato. Dopo sei giorni passati sulla graticola getta la spugna. È il terzo assessore a saltare in otto mesi di Campidoglio a 5 Stelle. Stavolta, chiarisce l'urbanista, le sue dimissioni sono "irrevocabili" perché "sono venute a mancare tutte le condizioni per poter proseguire il mio lavoro". La sua uscita di scena è dura, polemica: "Mentre le periferie sprofondano in un degrado senza fine e aumenta l'emergenza abitativa, l'unica preoccupazione sembra essere lo Stadio della Roma".

Il vero strappo tra Berdini e la Raggi, scrive Il Fatto Quotidiano, si è consumato sul progetto dello stadio di proprietà dell'As Roma, l'investimento privato più grande progettato al momento in città. Un'operazione da 1,5 miliardi di euro per uno stadio da 49 mila metri quadrati, un business park da 336 mila metri quadrati e un parco pubblico, oltre alle opere di mobilità e quelle idrogeologiche. Tutto a carico dei proponenti. È il progetto più discusso in città da mesi. E l'ultima voce critica sarebbe quella dei comitati tecnico scientifici del Mibact, che avrebbero espresso un parere negativo sull'opera. Per Berdini l'area individuata a Tor di Valle, acquistata dalla società Eurnova del costruttore Luca Parnasi, è semplicemente "folle" e le cubature sono eccessive.

La Raggi invece ha scelto questa operazione per rilanciare la sua immagine di fronte ai ceti popolarie alla finanza cittadina. Dall'incontro avvenuto ieri tra giunta, club e costruttori filtra ottimismo, si può chiudere entro il 3 marzo con un taglio delle cubature attorno al 20 per cento e l'aggiunta di maggiori certificazioni su bioedilizia e tutela del verde. "Adesso basta, abbiamo sorvolato sui pettegolezzi da bar, prendiamo atto che l'assessore preferisce continuare a fare polemiche piuttosto che lavorare. Noi andiamo avanti", il commento a caldo della sindaca. I consiglieri del Movimento hanno più volte criticato Berdini perla sua mancanza di dialogo e collaborazione. Ora la sindaca deve accelerare per individuare un sostituto a cui affidare la pesante delega all'Urbanistica, che da giorni ripete di non voler assumere. A quanto filtra, potrebbe chiudere la partita in settimana orientandosi su un docente universitario, pare romano. Mentre l'altra delega affidata a Berdini, i Lavori Pubblici, potrebbe essere assegnata ad una donna in un secondo momento.