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Il doppio ex Moriero: “Attenta Roma, riparti solo se batti il Napoli”

Sui tecnici: "Di Francesco male, Ranieri più esperto"

Redazione

La Roma per lui è stata la prima esperienza importante nel grande calcio. Nella capitale Francesco Moriero ha vissuto tre stagioni, dal 1994 al 1997, e con la sua bravura e grazie a una grande dose generosità è riuscito a scardinare il cuore di moltissimi tifosi giallorossi.

Il Napoli, invece, è stata la sua ultima tappa prima di lasciare il calcio giocato, nel 2002, e iniziare il percorso da allenatore.

Qual è stata la cosa più deludente della stagione romanista?

"Non parlerei di delusione. E' una squadra molto giovane che fino a oggi, in campionato, ha vissuto di alti e bassi. In coppa, invece, si è comportata bene e alcune volte ci ha fatto pure sognare".

Dove finiscono le responsabilità della società e iniziano quelle di Di Francesco?

"Eusebio (Di Francesco, ndr) è molto preparato e ha lavorato ottimamente, specie con i più giovani. Allenare e giocare nei grandi club, tuttavia, è complicato e le responsabilità, quando le cose vanno male, sono di tutti. Ora, bisogna soltanto ripartire".

Ranieri porterà la Roma in Champions?

"E' un allenatore esperto ed è stato chiamato per normalizzare la situazione. Difficile poterla collocare, ma nei momenti difficili la Roma è sempre riuscita a uscirne a testa alta. Per questo ha l'obbligo di arrivare fra le prime 4. E penso ci potrà riuscire"

Qual è il ruolo di Zaniolo?

"E' un jolly di centrocampo. Lo vedo bene come trequartista: tecnicamente è bravissimo, fisicamente è forte e riesce a dare il meglio di sé tanto negli inserimenti, quando in fase di non possesso palla. E poi è un ragazzo sereno e umile, con la testa sulle spalle".

Che cosa accomuna Roma e Napoli?

"I giallorossi mi sembrano in fase di rivoluzione, i partenopei stanno crescendo come progetto".

Quindi, chi vince domenica?

"Si affronteranno due squadre che vivono momenti diversi. E' una partita in cui si vedrà l'attaccamento alla maglia e sono certo che, pure stavolta, la Roma saprà reagire".

Se la Roma, in futuro, le offrisse di guidare la sua squadra B?

"Accetterei immediatamente, a occhi chiusi. Non soltanto mi permetterebbe di far parte di un top club, ma potrei far crescere i giovani in un campionato difficile e come quello di serie C".

(P.Bruni)