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Fuga da Pallotta. Via Dzeko e Manolas, Zaniolo in forse

LaPresse

Rivoluzione Roma, dopo De Rossi partiranno tutti i senatori. Europa League sicura. Per la panchina Gasperini resta in pole

Redazione

L'Europa League è una certezza, il ridimensionamento della Roma pure. Come se non bastasse il clima di totale contestazione (ieri striscioni anti Pallotta e Baldini a Parigi, Dusseldorf e Copenaghen) e la preparazione all'ultima passerella di De Rossi, da sabato la Roma ha detto praticamente addio ai soldi della Champions e alle residue speranze di mantenersi ad alti livelli. A confermarlo un durissimo Ranieri: "Non credo che la prossima stagione la Roma possa lottare per il 4° posto. Se c'è l'anno giusto che indovini tutto ti puoi ripresentare in Champions".

Parole di amara sincerità che raramente si ascoltano da un tesserato, pure lui all'ultimo giro di boa (il Celtic gli ha offerto la panchina).

Oltre a tecnico e capitano domenica col Parma saluteranno altri big: Manolas, Dzeko, forse Kolarov e Zaniolo per il quale il Tottenham offre 45 milioni. In bilico anche Totti che lunedì prossimo dovrebbe finalmente parlare.

Una vera e propria fuga, benedetta dalla società che punta ad abbassare drasticamente il monte ingaggi e di conseguenza pure le aspettative. Senza i 60 milioni della Champions (esclusi i bonus mancati degli sponsor) sarà più un'involuzione che una rivoluzione. A Boston ormai sperano solo in un ultimo obiettivo: l'accesso diretto all'Europa League.

Difficile, se non impossibile visto che il Milan - in lotta Champions - dovrebbe perdere l'ultima con la Spal già salva. Coi preliminari, infatti, salterebbe la tournée negli Usa programmata tra il 16 e il 24 luglio. Il calendario stilato dall'UEFA prevede infatti il 2° turno di qualificazione (quello dove entrerebbe in gioco la Roma) proprio il 25 luglio e il 1° agosto. Poi altre sei partite: due turni di preliminari più i playoff. Sulla Champions impresa impossibile, anche se restano in piede alcune incredibili combinazioni, con tre squadre a 66 punti.

Il raduno partirebbe quindi a fine giugno. Con chi in panchina? Gasperini ha detto sì al triennale da 2,5 milioni, si attende il via libera di Percassi che dovrebbe arrivare il 27 maggio. In caso di ritiro pure di Gasp, l'ultima tentazione baldiniana è Bielsa. Di certo c'è il programma: giovani non di prima fascia, tanto lavoro atletico e niente top player. Altro che Regina d'Europa.

F.Balzani)