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Szczesny: “Per lo scudetto ci saremo fino alla fine. Pjanic? Conosco le sue punizioni alla perfezione”

Il portiere giallorosso sulla sfida contro la Juventus: "Sarà un duello bello, intenso, forte, divertente. Le vittorie contro Lazio e Milan hanno aumentato le nostre certezze: per lo scudetto ci siamo anche noi e ci saremo fino alla fine,...

Redazione

Il portiere della Roma, Wojciech Szczęsny, ha rilasciato un'intervista al quotidiano "La Stampa". Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni.

Cominciamo dallo Juventus Stadium, mette i brividi anche a chi, di stadi, ne ha girati tanti in Europa?

Lo stadio, per me, non gioca. Ma quello di Torino è di sicuro uno dei più belli: come impianti mi ricorda Anfield (ci gioca il Liverpool), come atmosfere il White Hart Lane, casa Tottenham.

Come si immagina il duello di domani sera?

Bello, intenso, forte, divertente. Le vittorie contro Lazio e Milan hanno aumentato le nostre certezze: per lo scudetto ci siamo anche noi e ci saremo fino alla fine, qualunque sia il verdetto di domani.

Qual è il segreto per farsi apprezzare fra i pali pur non appartenendo alla scuola italiana?

Nessun segreto, ma la necessità di ricominciare dai fondamentali: da voi, rispetto alla Premier League, occorre curare i movimenti e il gioco con i piedi. Là è tutto più fisico.

Si sta preparando a parare un altro rigore? Come ha studiato il rossonero Niang, lunedì scorso?

Spero non serva (ride, ndr). Però studierò il modo di calciare di Dybala, Higuain, e di altri tre o quattro bianconeri. Niang? A dire la verità mi era sfuggito: quando ho visto che avrebbe giocato lui, negli spogliatoi a pochi minuti dal via ho ripassato i suoi ultimi tiri e poi mi è andata bene.

C'è una formula per non sbagliare davanti alle punizioni del suo ex compagno Pjanic?

Miralem lo conosco alla perfezione, ma lui su punizione è la perfezione: fai un passo, provi a giocare d'anticipo e vedi la palla in fondo alla rete. Speriamo non sia in giornata, comunque dovremo essere bravi a non dargli l'occasione di esprimere le sue qualità.

C'è un sogno per domani sera?

Un sogno? No, a 26 anni pensi a vincere per conquistare i tre punti: se arrivano anche con un mio errore va benissimo.

Lei è qua in prestito dall'Arsenal...

Il mio futuro è adesso.

(G. Buccheri)