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Manolas: “In Champions abbiamo stimoli maggiori. Possiamo fermare il Liverpool di Salah”

Il difensore giallorosso: "Le lacrime dopo il Barcellona? Una liberazione. Momo è veloce, ma lo sono anche io: se abbiamo bloccato Messi e compagni..."

Redazione

In vista del big match di Anfield contro il Liverpool, torna a parlare uno dei protagonisti della notte storica contro il Barcellona: Kostas Manolas. Il difensore della Roma ha rilasciato un'intervista sulle pagine de "La Stampa". Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:

Quante volte ha rivisto, o rivissuto, l’attimo in cui con un suo colpo di testa la rimonta impossibile contro il Barcellona era compiuta?

Tante, ma tutte subito dopo la partita. Poi, basta. Se ti fermi a pensare che hai toccato il punto più alto della tua carriera sei finito: io, nella testa, ho altro.

Poi, le lacrime in panchina al fischio finale…

Una liberazione. Anche perché temevo che, dopo la mia rete, il Barcellona potesse segnare e vanificare tutto quello che avevamo costruito durante la partita.

Liverpool vuol dire Salah. Che rapporto avevate come compagni di squadra?

Ottimo. Momo è un ragazzo straordinario. Una persona perbene e, poi, ha il sorriso sempre stampato sul volto. Mi piace. Lui è veloce. Molto veloce. Ma lo sono anch’io (sorride, ndr).

Nessuna blindatura, quindi?

No, ma gioco di squadra sì. Se abbiamo fermato il Barcellona di Messi, possiamo fermare il Liverpool di Salah: non sarà facile, ma siamo pronti.

Diverso sembra essere il vostro atteggiamento in Europa rispetto a un campionato arricchito da troppi alti e bassi.

In campionato dovremmo avere almeno sette o otto punti in più. Ma è vero: quando giochiamo in Champions è come se avessimo stimoli maggiori.

Atletico e Chelsea messi alle spalle nel girone. È nata là la convinzione di poter sfidare tutti alla pari?

No. La nostra convinzione nasce dalla filosofia di gioco che ci trasmette l’allenatore: la Roma non deve mai cambiare il modo di pensare.

Di Francesco lo ritiene un tecnico moderno?

Europeo. Ci chiede sempre di provare a dominare la partita con pressing alto e intensità. E in Europa si va avanti così.

Vincere la Champions è solo un sogno?

Siamo fra le migliori quattro e, a questo punto, non ci sono favorite.