rassegna stampa roma

Totti, ultima speranza di Virginia

Il futuro dell’amministrazione Raggi passa anche per la gestione del dossier stadio: ieri la prima cittadina romana ha invitato il capitano giallorosso in Campidoglio

Redazione

«Caro Francesco Totti ci stiamo lavorando. #FamoStoStadio nel rispetto delle regole. Ti aspettiamo in Campidoglio per parlarne». Il primo «sì» di Virginia Raggi all’impianto che la Roma vorrebbe realizzare a Tor di Valle arriva su Twitter. Il cinguettio della sindaca apre per la prima volta al progetto del nuovo Colosseo, partita su cui la giunta M5S si gioca il cuore giallorosso della città, scrive D'Albergo su "Repubblica". Risponde al pressing social di Francesco Totti, dio pagano del calcio che aveva richiesto «una struttura all’avanguardia».

Il futuro dell’amministrazione Raggi passa anche per la gestione del dossier stadio. Da una parte c’è la possibilità di mettere le mani su un potenziale investimento da 1,6 miliardi. Dall’altra c’è in ballo la tenuta della giunta. È chiara la posizione di Paolo Berdini, assessore all’Urbanistica finito nel mirino dei tifosi per una frase che il Comune ha tentato di smentire («Il “no” allo stadio? L’hanno presa sui denti»). Secondo il “prof” del team Raggi, il catino che a Tor di Valle dovrebbe raccogliere l’eredità dell’Olimpico può diventare realtà soltanto rispettando i vincoli del piano regolatore. Questione di numeri: il progetto della Roma copre 345 mila metri quadrati con le tre torri di Liebeskind e 15 edifici per negozi e ristoranti. Il prg, invece, ne consente 112 mila. Meno di un terzo.

Così, all’interno della squadra di governo M5S, si è aperta una frattura ancora da ricomporre: la frangia pro stadio guidata dall’assessore allo Sport Daniele Frongia contro i berdiniani che spingono per la realizzazione del solo impianto sportivo. Lo stadio occupa il 14 per cento delle cubature previste. Il resto? Negozi, uffici e alberghi. Quelli che l’assessore all’Urbanistica vorrebbe tagliare e per cui ha dato vita a una vera crociata.