rassegna stampa roma

Torna Strootman, 45 minuti e un gol con la Primavera

Un ritmo inevitabilmente compassato, un paio di contrasti evitati ma anche buone accelerazioni e il gol su rigore. L’obiettivo: essere pronto per la Fiorentina, tra un mese

Redazione

Che la Roma con Spalletti sia cambiata lo dicono anche i numeri. Tra le ultime quattro gare con Garcia e le prime quattro con il tecnico toscano, la differenza è evidente: più possesso, meno palle perse, più tiri e addio lanci lunghi. Le conclusioni sono forse il dato più significativo: più di 9 tiri a partita nelle prime uscite spallettiane, solo 6 e mezzo prima. Il possesso del pallone è aumentato significativamente, dal 48 al 56 per cento. E' cambiata la filosofia, scrive Matteo Pinci su "Repubblica", anche se Keita preferisce assumersi le responsabilità in proprio: “La fortuna di un tecnico la fanno i calciatori. Il mister ha carattere, ma in campo andiamo noi”. Un pensiero il centrocampista maliano però lo rivolge ai tifosi. Un atto d’accusa deciso: “Se ogni volta che sbagli un controllo i tifosi fischiano è difficile. Nessuno riesce a giocare bene quando viene fischiato, e ho giocato con grandi calciatori. E’ impossibile”.

Gli altri invece erano impegnati a seguire il ritorno in campo di Kevin Strootman. Un tempo, il primo del match con l’Avellino, con la Primavera a 375 giorni dall’ultimo stop: ritmo inevitabilmente compassato, un paio di contrasti evitati ma anche buone accelerazioni e il gol su rigore. Sabato prossimo vorrebbe andare a Terni con la Primavera, per poi riavvicinarsi all’esordio. L’obiettivo: essere pronto per la Fiorentina, tra un mese.