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rassegna stampa roma

Tor di Valle, alt degli uffici alla giunta: “Resta il no del Comune al progetto”

Il parere negativo potrebbe anticipare la chiusura dell'attuale conferenza dei servizi e quindi allungare nuovamente i tempi per la costruzione del nuovo stadio

Redazione

La Roma teme un nuovo slittamento delle tempistiche per la costruzione del nuovo stadio. "Non si possono ritenere completamente soddisfatte le condizioni per superare il dissenso". «No» aveva detto il Campidoglio due mesi fa e «no» ribadisce anche oggi. Almeno sul vecchio progetto, l’unico disegno attualmente esistente e sottoposto al vaglio di uffici e conferenza dei servizi. La strada verso il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle continua a essere in salita. E questo nonostante la delibera approvata due giorni fa dalla giunta M5S che inizia a ridefinire il pubblico interesse sull’impianto, scrivono Favale e Vitale su "Repubblica".

Sembrano tramontare le speranze di tenere in vita l’attuale conferenza dei servizi aperta lo scorso novembre. La prossima scadenza è fissata per il 5 aprile. In quella data bisognerà capire se a quel tavolo verrà giudicata sufficiente la nuova delibera di indirizzo approvata dai 5 Stelle due giorni fa, oppure se sarà necessario chiudere questa conferenza dei servizi e riaprirne una nuova. Con un doppio effetto: da una parte, un ovvio slittamento dei tempi e, dall’altra, la possibilità che si riaprano le fibrillazioni all’interno dei 5 Stelle alla luce delle opere pubbliche che verranno tagliate nel nuovo disegno.

Nel caso in cui la Regione acconsentisse a prorogare questa conferenza, la posa della prima pietra potrebbe arrivare entro la fine del 2017. In caso contrario, con la necessità di far ripartire tutto da zero, le previsioni più ottimistiche parlano dell’inizio dei lavori tra un anno, per il primo trimestre del 2018.