rassegna stampa roma

Stile Di Francesco, un progressista contro il catenaccio

Zemaniano, sacchiano e sarriano allo stesso tempo: il tecnico giallorosso ha tirato fuori una sintesi del tutto personale

Redazione

Il Tenero Eusebio è un predestinato, riluce già di un’aura sacra, profuma di santificazione, forse un po’ prematuramente, ma a Roma il calcio è l’unica cosa che davvero corre e precorre. Come riporta l'edizione odierna de "La Repubblica"Di Francesco ha la miglior partenza di campionato dopo Garcia, per molti tifosi è già il miglior allenatore dopo Liedholm e Capello, è la dimostrazione che il calcio non sarebbe finito con l’addio di Totti, e sulla Champions League siamo quasi a livelli di santificazione, appunto: un pareggio a Madrid, in casa dell’Atletico, e il miracolo della qualificazione sarebbe l’epilogo sorprendente di un girone che doveva essere infernale ed è stato invece profetico e sbalorditivo.

Eusebio Di Francesco è zemaniano, sacchiano e sarriano al tempo stesso. È un “progressista” all’italiana, è affascinato dal calcio dei grandi maestri, ma alla fine ne ha tirato fuori una sintesi del tutto personale: gioco alto, pressing nell’area avversaria, gioco sulle fasce più stretto per non mettere fuori campo El Shaarawy o Perotti, attenzione al gioco difensivo di tutta la squadra con dunque uno spruzzo di puro italian style, rigido turn over per coinvolgere la squadra, senza spaccarla e dividerla in partitini e correnti. Un manifesto politico, con un leader riconosciuto e consacrato.

Il progressista Di Francesco contro il giurassico Pablo Simeone, il campione del calcio antico, feroce, in controtendenza su barcellonismo e madridismo, l’essenza del football, il ritorno del catenaccio e contropiede in forma rilucidata e rimodernata. Ma anche in grande difficoltà e con un partito che comincia a spaccarsi. I due tecnici sono divisi da due d’anni d’età, hanno un paio derby di Roma in comune, ma sembrano provenire da pianeti diversi. Simeone è tecnicamente quadrato come un allenatore italiano vecchio stampo, Di Francesco è aperto e innovativo come se avesse fatto il corso allenatori in Spagna.

All’andata fu un tiro a segno, il miracolo delle parate di Alisson. Oggi la situazione è rovesciata, l’uomo che viene da Sassuolo ha preso in contropiede il duro di Madrid.

(F. Bocca)