rassegna stampa roma

Stadio Roma: i nodi del progetto bis, dal ponte all’ippodromo

Il tavolo urbanistica del M5S ieri ha messo nero su bianco alcune criticità tecniche che rendono il provvedimento sull'impianto suscettibile di esposti, impugnazioni e ricorsi al tribunale amministrativo e alla Corte dei conti

Redazione

La viabilità “strozzata”, con una sola via (l’Ostiense) d’accesso e di uscita. Il vincolo della soprintendenza sull’Ippodromo. Il Ponte dei Congressi escluso dalla delibera eppure indispensabile dopo la “cancellazione” del ponte di Traiano. I nodi da sciogliere attorno allo stadio della Roma sono ancora tanti quando mancano appena tre giorni alla dead line che il Movimento 5 Stelle ha segnato sul calendario per far licenziare dall’Aula un atto atteso da un anno, scrive Favale su "Repubblica".

Un’accelerazione che sta provocando uno scossone interno ai 5 Stelle. Il tavolo urbanistica del M5S, vera e propria spina nel fianco dell’amministrazione grillina, ieri ha messo nero su bianco alcune criticità tecniche che, sommate alle altre segnalate anche dalle opposizioni, rendono il provvedimento sullo stadio suscettibile di esposti, impugnazioni e ricorsi al tribunale amministrativo e alla Corte dei conti. Un percorso a ostacoli che la maggioranza intende spianare con un voto dell’assemblea che però potrebbe non chiudere la partita. Proprio il tavolo urbanistica, infatti, ha “in canna” un esposto alla Corte dei conti su un aspetto non secondario. Secondo Francesco Sanvitto, architetto e animatore del “tavolo”, "la delibera stabilisce che il proponente può utilizzare i soldi pubblici degli oneri dovuti per la Bucalossi (dal nome della legge che istituisce una serie di oneri concessori, ndr) non solo per realizzare le opere di urbanizzazione a scomputo ma anche per comprare le aree di proprietà degli Armellini su cui sorgeranno le opere di viabilità e che invece avrebbe dovuto cedere gratuitamente all’amministrazione". Soldi pubblici usati dal privato per “espropriare” dei terreni: starebbe qui il danno erariale evidenziato da Sanvitto.

Per l’architetto 5 Stelle, poi, c’è un altro problema legato al valore del metro cubo che sarebbe stato sottostimato, favorendo così il proponente. A queste criticità si sommano poi le altre, quelle legate alle opere pubbliche che hanno subito un taglio di 150 milioni di euro. L’effetto sulla viabilità potrebbe essere dirompente. Due giorni fa il Pd segnalava come "difficilmente la Prefettura può soprassedere al fatto che per raggiungere e abbandonare lo stadio esiste un’unica via, l’Ostiense/via del Mare". E in tutto ciò, su tutto il disegno pende il pronunciamento della conferenza regionale dei soprintendenti che deve decidere se confermare il vincolo sulle tribune dell’Ippodromo di Tor di Valle.