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Quei gol da scudetto: Higuain e Dzeko, due modi diversi di essere numero 9

Il bosniaco ha tirato ben 38 volte verso la porta segnando 12 gol, l'argentino, invece, ne ha segnati tre in meno.

Redazione

Edin Dzeko e Gonzalo Higuain. Eppure per portare Juventus e Roma a contendersi stasera un pezzettino di scudetto, hanno fatto la stessa cosa: gol, tanti. Dodici il romanista, più di chiunque altro in serie A, 9 il bianconero. Non abbastanza per somigliarsi, né per piacere. La parola delusione ha fatto da colonna sonora alla stagione di Dzeko, per un anno. Per Higuain è durata lo spazio di qualche settimana a inizio stagione. Poi è cambiato qualcosa: in concomitanza con l’infortunio di Dybala, Higuain s’è scoperto diverso: più disponibile al sacrificio, più comprensivo con i compagni, pronto persino a fare da spalla a Mandzukic. Dzeko, del sacrificio ha fatto un mantra: i passaggi che riceve più spesso non sono gli assist di Perotti, ma i lancioni del portiere Szczesny, come riporta Matteo Pinci su La Repubblica.

Anche troppo, a sentire Spalletti: «Deve essere più cattivo». Lo dice spesso, pure a Trigoria. Dzeko quando lo sente digrigna i denti. Ma se un anno fa di fronte alle critiche si nascondeva in panca, ora sorride, va in campo e segna. Anche così è diventato amico di tutti, da Rüdiger a Szczesny: proprio la Juve però gli ha portato via l’amico migliore, Pjanic. Non si somigliano nemmeno in campo, i “nove” delle prime, divisi da 633 giorni – il bosniaco è più vecchio di quasi due anni – e da dieci gol esatti in carriera (270 a 260, sempre per lo juventino). A Dzeko piace muoversi, scivolare lontano dall’area, mettersi a faticare: i 101 duelli aerei e i 22 falli fatti raccontano molto più dei 12 gol segnati quanto Edin sia fatto per lottare e giocare palloni con i compagni, per i compagni. Higuain no: sui palloni alti non ha bisogno di sporcarsi (solo 12 contrasti aerei), e certo vederlo sgambettare un avversario è incredibilmente meno frequente (solo 4 falli). Oggi il più pericoloso è il romanista. Ha tirato più volte di tutti, in serie A: 38 conclusioni verso la porta, che proiettate sulle 38 giornate farebbero 90, addirittura più delle 81 dello scorso anno di un mostruoso Higuain.  Due trascinatori, anche senza somigliarsi granché.