rassegna stampa roma

L’effetto Conte sul mercato mondiale

L'ex allenatore del Chelsea è un’idea comune per le grandi d’Europa ma anche di Juve, Inter, Milan e Roma

Redazione

Da oggi, Antonio Conte sarà libero di conoscere il proprio futuro. La data del 29 marzo è segnata in rosso sul suo calendario: il giorno della discussione sul contenzioso aperto col Chelsea, scrivono Giulio Cardone e Matteo Pinci su La Repubblica.

Ballano 9 milioni di sterline, circa 11 milioni di euro, i soldi che - dopo il licenziamento di luglio - il club inglese rischia di dover pagare come buonuscita all’allenatore più desiderato d’Italia.

In effetti non c’è una sola delle grandi che in queste settimane non abbia pensato di ripartire da lui: Juve, Inter, Milan, Roma, quella di Conte è un’idea comune, che accarezzano pure le grandi d’Europa, dal Bayern allo United. Certo, lui ha deciso: vuole rimettersi in gioco dopo il sabbatico che si è imposto, complice la disputa legale finita all’Arbitrato degli allenatori di Premier League. Nessun tentativo di conciliazione è riuscito, oggi deciderà il Tribunale di Londra. Sul piatto gli 11 milioni di euro, che i Blues di Abramovich ritengono di non dovergli perché il suo braccio di ferro con Diego Costa avrebbe svalutato il centravanti (venduto in realtà a 30 anni per 60 milioni). Tutto ciò serve almeno a ricordare, a chi lo cerca, che Conte costa tanto, almeno 10 milioni di euro netti, anche se trattabili. Giocare la prossima Champions, per averlo, è indispensabile: per motivi economici, ovvio, ma pure d’ambizione.

A novembre, quando Pallotta chiedeva a Monchi un “piano B” nel caso volesse esonerare Di Francesco, qualcuno con Conte parlò. "Squadre in corsa non ne prendo", rispose. Oggi la prima scelta per il futuro romanista è un’altra: Maurizio Sarri. Proprio l’erede di Conte a Londra.