rassegna stampa roma

La confusione di Ventura: “Abbiamo perso il filo”

Brutto pareggio della Nazionale contro la Macedonia. Parla il c.t.: "La nostra condizione atletica è scesa nel tempo, ed era impensabile portare a casa il risultato senza attaccare"

Redazione

«Capisco i fischi della gente anche se la Nazionale andrebbe sempre aiutata, perché il nostro secondo tempo è stato deludente, ci sono mancati altri giocatori ed eravamo stanchi». Parola di Gian Piero Ventura al termine del brutto pareggio tra Italia e Macedonia. Eppure lo stadio è sembrato paziente, moltissimo, scrive Maurizio Crosetti su "La Repubblica". Si è sfogato solo quando era impossibile non farlo. «Noi dobbiamo aiutare il pubblico ad applaudirci, ma anche il pubblico deve aiutarci». Il repertorio di smorfie del nostro ct, sul cui viso si sono via via affacciati preoccupazione, rabbia, sgomento, disgusto e un filo di nausea nel finale, ha rappresentato bene ma per difetto i volti degli spettatori allo stadio e davanti alla tivù, impegnati nel gestire emotivamente una pena profonda.

Mai quanto il terrore, a questo punto concreto, di non andarci proprio, al Mondiale. «Abbiamo perso il filo conduttore, ma prima secondo me c’era stato. La nostra condizione atletica è scesa nel tempo, ed era impensabile portare a casa il risultato senza attaccare». Il giorno al contrario dell’Italia era stato preceduto da un lungo incontro mattutino tra Ventura e Michele Uva, il direttore generale della Federcalcio che ha ribadito al ct come l’Italia non possa in alcun modo non arrivare in Russia. Nello stesso momento, a meno di un chilometro di distanza, Carlo Ancelotti riceveva il Premio Ghirelli dicendo che no, per quest’anno non allenerà nessuno. Qualcuno gli ha creduto: pochi. Diventati pochissimi, per non dire nessuno, allo scoccare delle 22 e 40, quando l’Italia è uscita dal campo dopo non esserci mai entrata. E Florenzi a casa, a riposarsi. Grande è la confusione sotto il cielo, a strapiombo esatto sullo stadio dove Gian Piero Ventura ha vissuto giorni felici alla guida del Toro, svariate vite fa. Grande è la confusione anche in campo, dove il pubblico ha preso atto della difesa a 3 più due terzini, mentre al Bernabeu si era assistito a quel 4-2-4 che a qualcuno aveva ricordato remoti studi classici, quelle versioni dal greco in cui si narrava di come venga talvolta punita dagli dei la “hybris”, la tracotanza. «Siamo ufficialmente secondi: se andremo agli spareggi, giocheremo gli spareggi», ha chiosato Ventura. Più che altro, siamo ufficialmente in balia dell’alta marea.