rassegna stampa roma

Il Capodanno di Cerezo e quello di Nainggolan

Prima ci si domandava cosa facessero i calciatori nel tempo libero, ora per sapere tutto basta un clic

Redazione

"Di’ un po’, secondo te dove lo festeggia Toninho Cerezo?" chiedeva trasognato lui, in smoking, a lei languida in abito da sera, innamorati e spossati dall’amore con Venditti di sottofondo, sulle scale, molte feste fa. Era il Vacanze di Natale 1983 e come tanti Natali, a modo loro, hanno raccontato un’Italia che non c’è più. Ora per sapere che hanno fatto basta un clic. In diretta dalla notte del 31 dicembre i brindisi, il karaoke, le mogli, le fidanzate, i botti e i baci. I social manco per una sera ti fanno fantasticare, arrovellare un po’ e anzi torturare dal desiderio di sapere che, si spera, non si saprà mai, scrive Retico su "Repubblica". Perché chissà che fanno loro, i calciatori, in quel tempo sospeso. "Secondo me dorme, perché è un professionista" diceva lui a lei, che si arrende di fronte a quel dilemma metacalcistico.

Invece Radja Nainggolan no che non dormiva, ci ha scritto una storia su Instagram sulle ultime ore del 2017 e le prime del 2018: molto alcol da cui l’ottimo romanesco («so’ ‘mbriaco fracico»), molte sigarette, molta musica, una partita a paddle, molte bestemmie. Altro che Cerezo che poi confessò ("lo passai in famiglia"), Radja mica l’hanno spiato. "Anche a Capodanno pensate a fare le notizie... fatevi una vita". La sua è questa, Spalletti lo disse: "Deve fare tutto al massimo, mangiare molto, correre molto, dare molti baci". Fumare sigarette, per cui i ct del Belgio, prima Wilmots e poi Martinez, lo hanno escluso dai match con la nazionale oltre a prenotargli stanze col balcone nei ritiri. Ieri, nel pomeriggio, il pentimento. "Ho fatto una cavolata" avrebbe detto in maniera un po’ più colorita il belga arrivato a Trigoria per l’allenamento delle 14.45. Il tecnico Di Francesco e Baldissoni l’hanno convocato come i genitori dopo la notte brava, Monchi al telefono. "Sono dispiaciuto per quanto accaduto stanotte. Lo sapete, mi piace star bene con gli amici e amo festeggiare il Capodanno. Ma la notte scorsa sono andato oltre: la vedevo come una serata particolare, dove si può anche esagerare un po’… certo non intendevo dare un esempio negativo. Per questo ritengo di dover chiedere scusa per le mie parole e il mio comportamento. Sempre forza Roma!".