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rassegna stampa roma

Cinque gare in venti giorni. Di Francesco: “Non parlo di scudetto”

Il tecnico: "Non ricordo grandi trofei qui a Roma negli ultimi anni, quindi se non sono cauto io, chi dovrebbe esserlo? "

Redazione

Cinque partite in venti giorni, per decidere che forma prendere, all’interno di una stagione che può regalare molte soddisfazioni.  È la Roma di Eusebio Di Francesco a dover imboccare una strada definita, a cominciare da oggi a Verona, contro il Chievo, come scrive Francesca Ferrazza su La Repubblica, fino alla trasferta natalizia di Torino, con la Juve. Per poi chiudere l’anno solare, e il mese, il 30 dicembre, con il Sassuolo in casa. Quattro partite di campionato più quella di coppa Italia del 20 dicembre, contro il Torino, competizione che nessuno dentro Trigoria intende snobbare, potendo diventare un obiettivo sensibile da alzare al termine della stagione.

"Dobbiamo ancora dimostrare tanto — è realista Di Francescosiamo in crescita e abbiamo fatto ottimi risultati, ma non bastano per dimostrare che siamo diventati forti. Non dobbiamo fermarci. Lo scudetto? Non ricordo grandi trofei qui a Roma negli ultimi anni, quindi se non sono cauto io, chi dovrebbe esserlo? Certo che vorrei vincere, chi non lo vorrebbe? Ma ritengo che per farlo sia ancora presto per parlarne e bisogna migliorare su tanti aspetti. E poi resto cauto perché questo ambiente ha bisogno più di un pompiere che di un Grisù (draghetto di un cartone animato di qualche anno fa, ndr): la gente dobbiamo infiammarla con le prestazioni e la voglia di battere gli avversari".

La gara di oggi alle 12.30 col Chievo arriva dopo cinque giorni dal successo sul Qarabag e, quindi, la qualificazione da capolista del girone agli ottavi di Champions: necessario verificare subito la consistenza mentale del gruppo.

E' arrivato il momento di scendere in campo da titolare per Schick, in un tridente con Dzeko ed El Shaarawy. In difesa, a destra, spazio quindi a Peres a destra, con forse Emerson a sinistra e la coppia di centrali Manolas — Juan Jesus. Una linea difensiva che, se fosse confermata, avrebbe su cinque giocatori (Alisson compreso), schierati ben quattro brasiliani. A centrocampo, sconterà oggi la seconda giornata di squalifica De Rossi, a seguito del rosso per la manata a Lapadula. Al posto del numero sedici, giocherà Pellegrini, che chiuderà il terzetto con Nainggolan e Strootman (o Gonalons).